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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il concertone non ci sarà, i 6×3 sono già parodia

Ron e Clementino non calcheranno il palco avellinese

Dopo la brutta figura incassata dai 5 stelle nell'ultimo Consiglio Comunale, ulteriormente peggiorata dalle minacce dei cartelloni 6×3 con le facce dei consiglieri d'opposizione,  adesso Ciampi cerca di ritrovare la via maestra.

Ma secondo le indiscrezioni la situazione all'interno del Movimento grillino è tutt'altro che semplice. Da un lato c'è chi vorrebbe continuare a governare con soli 6 voti e dall'altro chi vorrebbe aprirsi al dialogo con le altre forze politiche. A buttare ulteriore acqua sul fuoco è il deputato Carlo Sibilia che non smorza i toni, ma sempre sui social rincara la dose : «Forza, attaccateci più forte! Tutti insieme. Gli stessi che hanno affossato la città ora rosicano perché non possono più banchettare alle spalle degli avellinesi come hanno sempre fatto. Non si possono regalare più promesse e soldini agli amichetti. Non si possono più fare i babà con il fallimento dell'Avellino calcio. Si rosica quando si vedono i parchi puliti, le strade riaperte. Si rosica perché non si può più rubare».

Un post durissimo che non aiuta di certo il governo comunale ad una fase più costruttiva. Intanto l'ipotesi Ron  e Clementino è tramontata. Il concertone non ci sarà, né a Borgo Ferrovia, né a Corso Vittorio Emanuele e non per colpa del 3% di Nadia Arace, ma perché democraticamente è stata votata una sua pregiudiziale che metteva in evidenza l'illegittimità della procedura addotatta per la variazione di bilancio  che avrebbe dovuto stanziare i 150mila euro necessari per l'organizzazione del Ferragosto avellinese.

Avellino quindi non avrà il suo evento. Per rimediare frettolosamente i 5 stelle aprono all'ipotesi colletta: «la festa del 16 agosto di sicuro si farà, con nostre donazioni spontanee. Sarà più modesta, ma si farà». Ma anche questa ipotesi non sembra percorribile in quanto il ferragosto avellinese è una iniziativa comunale e non ad appannaggio di un partito politico. 

Quello che ci resta è la parodia dei 6×3 che spopola su facebook, un fotomontaggio con le facce dei consiglieri che secondo il primo cittadino sono colpevoli di aver votato contro Clementino.

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