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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Commemorazione del "Giorno del Ricordo": gli studenti del "Pietro Colletta" onorano la memoria delle vittime delle foibe

Un momento di riflessione e impegno contro l'oblio presso la Biblioteca Provinciale di Avellino e fortemente voluto dalla Prefettura di Avellino

Presso la Biblioteca Provinciale di Avellino , si è svolto oggi un momento di profonda riflessione e di memoria collettiva in occasione del "Giorno del Ricordo" . Questo evento, scelto con cura per conservare la memoria delle tragedie degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, ha assunto un significato particolare anche in considerazione dei vent'anni dalla sua istituzione . La Prefettura di Avellino , in collaborazione con il Convitto Nazionale “Pietro Colletta” , ha guidato la commemorazione, offrendo uno spazio di riflessione aperto a studenti e cittadini, con l'obiettivo di preservare e diffondere la conoscenza di eventi così tragici e spesso dimenticati.

"Cerchiamo di commemorare annualmente queste tragedie, anche se, ammettiamolo, spesso riflettiamo superficialmente su questi giorni dedicati al ricordo delle foibe, un evento brutale e tragico", afferma la consigliera provinciale Emanuela Pericolo . "Solo il pensiero che centinaia di migliaia di persone siano state gettate in fosse comuni è spaventoso, se ci soffermiamo a pensarci. E il 27 gennaio commemoriamo il giorno della memoria. Questi giorni sono dedicati al ricordo e alla memoria, ma è sorprendente quanto sia facile dimenticare e tendiamo a farlo troppo spesso. Ancora oggi siamo costretti a sottolineare questa memoria. Basta accendere la TV e vedere migliaia di bambini, di persone, di civili che muoiono perché abbiamo già dimenticato. Cerchiamo di stare vicini, in questo momento, a una scuola che è un punto focale della memoria, perché attraverso gli studi i ragazzi, con l'aiuto dei loro insegnanti, ripercorrono i momenti della storia affinché certe situazioni non si ripetano più". 

Avellino ricorda le vittime delle foibe: un dovere di memoria e impegno

La sala "Penta" della Biblioteca Provinciale è diventata il luogo di incontro per coloro che desiderano approfondire la complessità della storia del confine orientale, e riflettere sulle lezioni che possiamo trarre da queste esperienze dolorose. Gli studenti hanno svolto un ruolo fondamentale durante l'evento, offrendo il loro prezioso contributo attraverso dibattiti, testimonianze e approfondimenti. È stato un momento di apprendimento e di confronto, in cui le generazioni presenti hanno avuto l'opportunità di connettersi con la storia e di rinnovare l'impegno contro ogni forma di violenza e sopraffazione.

"È fondamentale che ai ragazzi venga trasmessa una memoria e una ricostruzione storica", ha dichiarato il Prefetto di Avellino Paola Spena . "Il "Giorno del Ricordo" è stato istituito ormai 20 anni fa, nel 2004, rompendo la cortina di indifferenza che aveva oscurato questa pagina importante e dolorosa della nostra storia, una tragedia significativa della Seconda Guerra Mondiale che ha coinvolto una parte significativa della nostra Italia e dei nostri connazionali, relegati ai margini di quella che è stata la tragedia complessiva. Nonostante un passato di convivenza tra popoli, un altro regime totalitario ha cercato di annientare gli oppositori e condurre una pulizia etnica degli italiani per rioccupare territori. , si distorce la storia, ma la verità storica e la libertà sono valori fondamentali della nostra Repubblica, da qui il recupero di questo giorno. Nel 2011, il Presidente della Repubblica Mattarella e il Presidente sloveno hanno condiviso un abbraccio che ha sancito la condanna ferma e decisa di una tragedia caratterizzata da orrori, violenze e esodi di uomini, donne, civili, militari, religiosi e partigiani antifascisti, molti dei quali finiti nelle foibe o rinchiusi nei campi. È importante ringraziare gli studenti, i convittori ei limbriani che hanno contribuito con una ricostruzione multidisciplinare, affrontando l'argomento da molteplici prospettive storiche, letterarie, artistiche e scientifiche. È cruciale che siano proprio i ragazzi a far propri questo momento e questa memoria".

La memoria collettiva è un faro che ci guida attraverso le tenebre del passato, illuminando il cammino verso un futuro di comprensione e di pace. Eventi come questo non solo commemorano le vittime del passato, ma ci ricordano anche l'importanza di costruire una società fondata sulla giustizia, sull'uguaglianza e sul rispetto reciproco.

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