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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Avellino saluta Banksy e si prepara ad accogliere il sogno e la follia di Dalí

Domenica 2 luglio ultimo giorno dell’invasione della street art. Prevista, invece, dal prossimo dicembre, l’esposizione delle opere del surrealista spagnolo

Avellino si prepara a salutare Banksy e le circa 70 opere degli street artist che hanno invaso lo spazio dell’ex cinema Eliseo negli ultimi 3 mesi. 
Domani, domenica 2 luglio, sarà infatti l’ultimo giorno utile per visitare la mostra “Banksy è chi Bansky fa. An unconventional Street Art Exhibition”, inaugurata lo scorso aprile e prorogata, circa un mese fa, oltre il termine previsto. 

Dopo il grande successo della precedente esposizione che ha visto protagonista la pop art di Andy Warhol, le opere sull’artista di Bristol e di altri street artist, come Taki 183 considerato il padre dell’arte di strada, John Fekner, Mike Giant, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Obey, Space Invader, Mason Storm, Martin Whatson, Paul Kostabi, Vhils, D*Face, Icy and sot, J. R. e molti altri, hanno attirato tantissimi visitatori anche da fuori regione, confermando l’interesse degli avellinesi, e non solo, per le iniziative culturali ed artistiche che il comune di Avellino ha organizzato fino ad ora e che continua a programmare.

L’ex cinema in centro città, riproposto come spazio culturale, si prepara infatti ad accogliere una nuova mostra, questa volta ancora più grande, di un altro straordinario artista del Novecento, che si allontana di molto dalle precedenti proposte, ma che sicuramente attirerà, ancora una volta, tantissimi visitatori. Si estenderà a tutti e tre piani dell’edificio l’esposizione, prevista dal prossimo dicembre, delle opere del surrealista spagnolo Salvador Dalí.

Amore, sogno e follia ad Avellino

Amore, sogno e follia all’Ex Eliseo. Pittore, scultore, fotografo, scrittore, designer, sceneggiatore e cineasta del Novecento, Dalí è impresso nell’immaginario collettivo, oltre che per le sue realizzazioni artistiche, sicuramente per i suoi baffi che denotavano la sua eccentrica personalità, di cui si fanno carico senz'altro le sue visionarie produzioni.

Una delle più grandi espressioni del surrealismo, e successivamente del cubismo, del dadaismo e dell’arte moderna, arriverà dunque in città a fine anno, grazie al lavoro dell’amministrazione comunale di Avellino, in particolare agli Assessorati alla Cultura e al Turismo, che hanno voluto inserire la città in un circuito artistico che ci auguriamo continui ad avere seguito. E grazie al coordinatore artistico Raffaele De Felice, già curatore della fortunata mostra “Andy Warhol: an american artist”.

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