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Lo sciopero dei lavoratori Asidep continua, Mottola: "Sindaci disinteressati. Intervengano"

Nessuna intesa è stata raggiunta con il tavolo prefettizio di questa mattina. Sindacati e lavoratori portano avanti la protesta in mancanza di un accordo che possa scongiurare i licenziamenti e garantire gli stipendi

Prosegue la protesta dei 54 lavoratori dell'Asidep, in sciopero da dieci giorni per la mancanza di rassicurazioni in merito alla salvaguardia occupazionale e al pagamento delle mensilità arretrate. Dopo l’assemblea di ieri, tenutasi presso l'ASI di Pianodardine, questa mattina a Palazzo di Governo ha avuto luogo un nuovo incontro, organizzato allo scopo di definire un’intesa che assicuri il servizio di depurazione ad una società pubblica, così come concordato il 15 novembre. Intanto, i depuratori sono fermi in tutti i siti industriali della provincia dall'inizio dello sciopero, le vasche sono ormai colme e il rischio di un danno ambientale si fa sempre più concreto. 

Zaolino: "Senza una soluzione che garantisca salario e occupazione lo sciopero va avanti"

Anche questa volta l'obiettivo di trovare una soluzione per scongiurare il licenziamento dei 54 lavoratori dell'Asidep e garantire il pagamento degli stipendi arretrati non è stato raggiunto. "La Prefettura non riesce ancora a imporre una mediazione seria. L'intento di questa riunione era semplicemente quello di far rientrare i lavoratori, a prescindere dalle rassicurazioni economiche e occupazionali. Noi sindacati ci siamo arrabbiati perché siamo di fronte a una situazione dove l'ASI continua a tergiversare" ha dichiarato Giuseppe Zaolino, segretario Fismic/Confsal di Avellino, al termine del tavolo prefettizio a cui hanno preso parte una delegazione dei 54 dipendenti dell'Asidep, i rappresentanti territoriali delle sigle sindacali e il presidente dell'ASI Pasquale Pisano.

"Gli imprenditori del cratere vogliono e hanno diritto alla depurazione ma l'ASI non è in grado di fornirla e si sta rendendo complice di una situazione poco chiara: i lavoratori saranno licenziati, nel frattempo non hanno ricevuto le ultime quattro retribuzioni e devono sentirsi dire 'andate a lavorare, poi troviamo una soluzione'. Senza una proposta che garantisca il salario e l'occupazione lo sciopero va avanti" ha concluso.

Altieri: "Vogliamo un accordo scritto con cui l'Asi si impegni ad assorbire i lavoratori nel caso in cui non lo faccia la società che subentra"

"Fino a quando non saranno pagate le retribuzione, almeno quella di novembre, e finché non arriveremo a un'intesa istituzionale che preveda la salvaguardia dell'occupazione, i lavoratori non rientreranno a lavoro - ha affermato Gaetano Altieri, segretario della Uilm di Avellino, all'uscita dal Palazzo di Governo - abbiamo ribadito sia al Prefetto che a Pisano che ci serve un accordo scritto con cui l'ASI si impegna ad assorbire i lavoratori se non dovesse farlo la società che subentra. A fronte di questo impegno preciso, siamo disponibili a revocare lo sciopero, altrimenti andiamo avanti".

"Abbiamo chiesto ad ASI la garanzia occupazionale ovvero che nelle more dei nuovi bandi che si appresta a pubblicare ci sia la possibilità che mantengano l'occupazione anche dopo - ha spiegato Giuseppe Morsa, segretario generale della Fiom-Cgil di Avellino - poi siamo tornati sul tema del pagamento degli stipendi, che non è avvenuto ancora. Un impegno preso da Pisano ma non mantenuto. Malgrado venga messo in discussione fortemente il sistema industriale della nostra provincia, la politica ancora una volta non riesce a battere un colpo, non c'è un'idea di sviluppo e siamo molto preoccupati per questo".

"Il cronoprogramma prevede che il 28 febbraio ci sia la cessazione dei rapporti di lavoro, ma noi non possiamo permetterci assolutamente che questo avvenga. La situazione è complessa perchè i lavoratori sono disperati per il rischio di perdere il loro posto di lavoro e, al tempo stesso, la provincia di Avellino sta perdendo un servizio fondamentale per le nostre aziende, quello della depurazione" ha concluso.

"Anche stamattina usciamo dalla riunione sconfitti e amareggiati. Malgrado tutto, non possiamo rientrare al lavoro e abbandonare lo sciopero perché non ci sono garanzie per il nostro futuro. Quindi il 28 febbraio noi verremo licenziati - ha dichiarato Maria Mottola (Rsu Uil Asidep) - siamo stanchi di lottare, ma andiamo avanti fino a quando non otterremo garanzie". Poi l'appello rivolto ai sindaci: "Intervengano per affrontare questa emergenza. Sono dieci giorni che gli impianti sono fermi provocando danni all'ambiente. Noi non vogliamo chissà che cosa, vogliamo il nostro lavoro e abbiamo il diritto di essere pagati".

Pisano: "Proveremo ad evitare i licenziamenti attraverso la cassa integrazione"

"L'impegno che abbiamo assunto questa mattina è quello di fare sintesi sulla necessità della cassa integrazione per i 54 dipendenti al fine di scongiurare i licenziamenti" ha fatto sapere il presidente dell'ASI, Pasquale Pisano.

"Dal punto di vista tecnico è una situazione particolare. Trattandosi di una società pubblica e di una cassa integrazione per cessazione e, legando il tutto a delle procedure di evidenza pubblica, è chiaro che noi non avremo mai un soggetto che possa impegnarsi ad assumere i dipendenti entro il 31 dicembre 2024. Quindi stiamo verificando l'ipotesi che il consorzio possa subentrare a garanzia dell'assunzione delle 54 persone qualora, alla fine di queste procedure di affidamento del servizio di gestione, l'operatore economico aggiudicatario del servizio non garantirà questa possibilità".

Sono nove le aziende, sette private e due pubbliche quali Irpiniambiente e CGS Salerno, che hanno presentato la propria manifestazione d'interesse al Consorzio ASI di Avellino per l'affidamento della gestione della depurazione industriale e che ora dovranno presentare la propria offerta economica. "Con l'affidamento noi immaginiamo di garantire 20-22 operatori, che opereranno nel termine di un anno ed entro questo anno abbiamo l'esigenza di fare investimenti sugli impianti. La Regione ha garantito che ci saranno risorse anche per l'ASI di Avellino per l'ammodernamento degli impianti e l'efficientamento energetico" ha affermato il Presidente dell'ASI di Avellino.

"Aspettiamo una decisione da parte del presidente Pisano. Irpiniambiente ha fatto la sua parte ancora una volta responsabilmente - ha affermato il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane - abbiamo trovato anche chi ci ha dato i requisiti per poter partecipare e mi auguro che questa situazione possa risolversi quanto prima sia per i dipendenti dell'Asidep sia per le industrie del territorio che, a questo punto, sono piuttosto preoccupate per il futuro".

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