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Domenica, 28 Aprile 2024
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Asidep, i sindacati presentano denuncia alla Procura della Repubblica

I 56 lavoratori, affiancati dalle sigle sindacali, denunciano gravi inadempimenti quali il mancato pagamento delle retribuzioni, il mancato versamento dei contributi previdenziali in busta paga e anche l’inosservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro e a tutela dell'ambiente

Vertenza Asidep. Dopo una serie di tentativi di mediazione falliti con gli amministratori, attraverso incontri tenuti negli scorsi mesi in Prefettura e in altre sedi istituzionali, questa mattina le segreterie provinciali di Fismic, Uilm e Fiom hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica sulla difficile situazione in cui versano da oltre quindici mesi le maestranze della società Asidep Srl per chiedere l'interessamento alla vicenda al fine di tutelare lavoratori, famiglie e ambiente.

I 56 lavoratori della depurazione denunciano gravi inadempimenti. In primo luogo il mancato pagamento degli stipendi per un credito di 6mila euro ciascuno, poi il mancato versamento dei contributi previdenziali in busta paga e non versati all'INPS, l’ambiente di lavoro a rischio igienico-sanitario, l’inosservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro, la mancanza di reagenti e materie prime sia sugli impianti che nei laboratori per l'effettuazione delle analisi previste al fine della tutela ambientale, la mancata manutenzione programmata delle apparecchiature presenti sugli impianti.

Altieri: "Credo che ci siano gli estremi per una bancarotta fraudolenta"

"E' un anno che sollecitiamo l'Asi affinché trovi una soluzione soddisfacente sia per il sindacato sia per i lavoratori ma ci siamo resi conto che il presidente Pisano tentenna e basta, non vuole arrivare ad un'intesa - ha dichiarato Gaetano Altieri, segretario della Uilm, davanti al Tribunale di Avellino - non ci resta che la strada del Tribunale perché ci sono tutti i presupposti per una denuncia in quanto l'azienda non versa i contributi da due anni e non paga le retribuzioni, inoltre non vengono acquistati i reagenti per fare le analisi provocando anche danni ambientali".

Il segretario della Uilm ha aggiunto: "Riteniamo che questa sia una crisi provocata volutamente dall'Asi perché quando tagli le risorse alla partecipata, che ha bisogno di ricavi per poter sopravvivere, allora la si porta automaticamente al fallimento. Credo che ci siano anche gli estremi per una bancarotta fraudolenta. Ci aspettiamo che la magistratura faccia definitivamente chiarezza su una vicenda che dura da anni".

A fargli eco il segretario generale della Fismic/Confsal, Giuseppe Zaolino: "Noi abbiamo fatto la nostra parte, toccherà alla magistratura fare luce sui reati commessi e su trent'anni di cattiva gestione. Ci sono 56 famiglie sul lastrico e un'arroganza del potere politico che va combattuta".

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