La comunità di Lioni abbraccia i profughi ucraini: "Rafforziamo la rete dell’accoglienza e i ponti di amicizia"
Il benvenuto alle persone fuggite dalla guerra e accolte da connazionali o in abitazioni private messe a disposizione da famiglie lionesi
In data odierna, presso la sala consiliare del Comune di Lioni, istituzioni e associazioni hanno incontrato i 18 profughi ucraini attualmente ospitati sul territorio lionese.
In tale occasione, la comunità ha dato il benvenuto alle persone fuggite dalla guerra e accolte da connazionali che vivono a Lioni già da molto tempo, o in abitazioni private messe a disposizione da famiglie di Lioni. Sono state, inoltre, presentate le iniziative per l’integrazione da realizzarsi nei prossimi mesi.
L'evento ha visto la partecipazione del sindaco di Lioni Yuri Gioino e del parroco Don Tarcisio Gambalonga, oltre alla presenza di numerosi esponenti del mondo politico e istituzionale: Luigi D’Angelis (presidente del Consorzio dei Servizi Sociali Alta Irpinia), Marilena Viggiano (dirigente scolastica dell’IISS “Vanvitelli”), Patrizia Vece (dirigente scolastica dell’I.C. “Iannaccone”) e Rosetta D’Amelio (consigliera delegata alle Pari opportunità della Regione Campania). Presenti anche le associazioni, le forze dell’ordine e le famiglie ucraine, con l'intrattenimento musicale di Juliet Pica.
Gallo: "Ringraziamo quanti hanno aperto le proprie abitazioni e le associazioni di volontariato"
“Come amministrazione – dichiara la vicesindaco e delegata alle Politiche sociali Domenica Gallo – ringraziamo quanti hanno aperto le proprie abitazioni per ospitare e le associazioni di volontariato, che in poco tempo hanno organizzato raccolte fondi e beni di prima necessità, e messo a disposizione personale qualificato, volontari e volontarie impegnati senza sosta nel fronteggiare l’emergenza”.
“Il secondo step – continua Gallo – vedrà in prima linea la scuola con corsi di alfabetizzazione e laboratori ludico-didattici per adulti e bambini. L’obiettivo è realizzare una piena integrazione. Non possiamo sapere quanto durerà il conflitto e dobbiamo essere pronti a fare di più, rafforzando la rete dell’accoglienza e i ponti di amicizia in nome dell’imprescindibile valore dei diritti umani”, conclude.
Don Tarcisio: "Vi accogliamo come fratelli e sorelle"
"Mi sento di dare il benvenuto a fratelli e sorelle che, per le conseguenze della malvagità umana, hanno dovuto lasciare la loro terra e la loro casa" afferma il parroco di Lioni, Don Tarcisio Gambalonga. "Vi accogliamo come fratelli e sorelle e, per questo, vi diciamo, con sincerità, per quel poco che possiamo, che vi faremo sentire come se foste in famiglia".