La denuncia social: "Nostro mister intimidito". La replica del club: "Neghiamo fermamente, dichiarazioni diffamatorie"

Un post partita ad alta tensione, con un botta e risposta social tra le due squadre di Eccellenza. È accaduto nelle scorse ore, al termine della gara vinta dall’Agropoli al Renzulli di San Michele di Serino contro la Virtus Avellino. La società salernitana, con una nota ufficiale, ha denunciato “episodi di violenza che hanno contraddistinto l’inizio della gara, nella fattispecie il comportamento di uno “Steward” (delegato alla sicurezza da parte della squadra ospitante) che ha volontariamente intimidito e spostato fisicamente il nostro allenatore Salvatore Ambrosino, fino a gettarlo nella rete a pochi metri di distanza”. La nota dell’Agropoli continua: “Il mister ha subito chiamato le forze dell’ordine preposte a garantire la tutela e la sicurezza dello staff e dei giocatori ospitati”. Inoltre il Mister Ambrosino ha dichiarato: “Oggi si sono persi i valori sani dello sport, in tanti anni di carriera non mi era mai capitato di subire una simile azione di intimidazione, spero che vengano presi provvedimenti in maniera netta”.

Immediata la replica della Virtus Avellino che “nega fermamente quanto dichiarato sui canali social dalla Società US Agropoli. Non è stato posto in essere alcun atto intimidatorio nei confronti della squadra ospite né tanto meno si è usata violenza verso alcun tesserato dell’US Agropoli. Dichiarazioni diffamatorie e calunniose per episodi che si sarebbero avuti sotto gli occhi delle Forze dell’Ordine, del commissario di campo e della terna arbitrale, presenti nella zona antistante gli spogliatoi ancor prima dell'arrivo della squadra cilentana e soprattutto nel momento in cui si sarebbero verificati i fatti falsamente denunciati. La società Virtus valuterà se adire le vie legali contro tutti coloro che infangano l’onore, il buon nome e la serietà della società”.