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Avellino-Picerno, Braglia: "Partita troppo importante da sbagliare, sarà una battaglia"

Le parole del tecnico biancoverde alla vigilia del match di domani: "Dobbiamo essere giudiziosi, cattivi e determinati, quello che ci serve per vincere le partite"

Ecco le dichiarazioni di mister Piero Braglia alla vigilia del match Avellino-Picerno, valevole per la quindicesima giornata del campionato di Serie C, girone C, in programma domani allo stadio "Partenio-Lombardi" alle ore 17:30.

"Ho letto le dichiarazioni di Colucci, è chiaro che il Picerno voglia i punti"

L'allenatore sottolinea l'importanza del match di domani: "Abbiamo visto qualche partita con l'allenatore precedente, non abbiamo idea di come giocheranno e del loro modulo. Hanno vinto due partite importanti fuori casa, a Torre del Greco e Castellammare, sono una squadra con qualità. Questo è un campionato che ti può riservare sempre delle sorprese. Dobbiamo essere giudiziosi, cattivi e determinati, quello che ci serve per vincere le partite. Vediamo anche a livello di maturità che abbiamo: domani è una partita troppo importante da poter sbagliare. Io spero che i ragazzi siano intelligenti, perché sarà una battaglia. Ho letto le dichiarazioni di Colucci, è chiaro che vogliano ottenere dei punti, come lo vogliamo noi".

Sulle condizioni di alcuni giocatori: "Domani gioca MIcovschi, non ho dubbi. E' un ragazzo che deve crescere e sentire la nostra fiducia: lo sappiamo noi come lo deve sapere anche lui. Cerchiamo di sfruttare quello che abbiamo, di migliorarci tutti i giorni. Ciancio è reduce da un piccolo infortunio, non ha subito lesioni, fortunatamente. Carriero rientra finalmente dopo un mese. Se ci capita l'occasione per poterlo schierare, lo faremo senz'altro. Ma, per il momento, andrà con gli ultimi che ho schierato. Mi dispiace che Mastalli abbia giocato poco e niente: ci sono delle cose da sistemare, vediamo di utilizzare un po' tutti. Per strada non lasciamo nessuno".

"La presunzione non paga: dobbiamo pensare solo a noi stessi"

Non c'è solo il Bari da inseguire in una stagione molto equilibrata: "In questo campionato non puoi sottovalutare nessuno, perché non puoi dare nulla per scontato. Abbiamo fatto quest'errore una sola volta, a Monterosi, e abbiamo perso. La presunzione non paga. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, se i tifosi saranno contenti, torneranno sicuramente in numero maggiore. Non siamo noi che ci dobbiamo giudicare: dobbiamo solo stare zitti e lavorare".

Sulla decisione di Mamadou Kanoute di giocare a Messina, nonostante il lutto che lo ha colpito qualche ora prima della gara contro i peloritani: "Non è da tutti: ha lasciato solo la moglie, si è sobbarcato l'ira di Dio viaggiando andata e ritorno. Io posso soltanto ringraziarlo".

E sulla squadra: "A Messina abbiamo visto un'unione di gruppo e ho voluto sottolinearla. Io ho fatto il giocatore: è chiaro che se giocava uno davanti a me, mi giravano un po' le scatole, ma non avevo invidia verso di lui, rispetto semmai. Sbraga, per esempio, ha conquistato delle cose importanti ed è un'alternativa valida a Dossena. Tutto ciò per dire che, se molli, è peggio per te. Io ho 25 teste da controllare e spero di non perdere nessuno per strada, ma sta alla loro intelligenza".

Sulle condizioni di Gennaro Scognamiglio: "E' la prima settimana di lavoro che fa. Non può andare in campo e fare figuracce, non conoscendolo non glielo posso permettere nemmeno io".

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