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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La maccaronara: acqua, farina e maestria per un piatto di pasta unico

Una ricetta antica irpina che si tramanda da generazioni

Una miscela di acqua e farina, la maestria e tanto "olio di gomito" delle massaie sono gli ingredienti principali della maccaronara, un formato di pasta tipico della tradizione irpina contadina, in particolare del Comune di Castelvetere sul Calore dove nel mese di agosto si rinnova l'appuntamento con la sagra per celebrare una delle eccellenze del territorio locale. Un grande evento, che richiama centinaia di persone, durante il quale il borgo si anima di balli, canti e musica popolare facendo conoscere ai turisti i sapori di un passato ancora intatto che per tutto l'anno rivive nelle case e nei ristoranti della zona.

Che cos'è la maccaronara

La maccaronara è uno speciale tipo di pasta realizzato esclusivamente a mano, simile ad uno spaghettone quadrangolare. Questo formato viene realizzato usando un matterello scanalato secondo l’antica usanza delle massaie di una volta che già nelle prime ore del mattino, con la schiena inarcata su "tompagno" - termine dialettale per indicare la spianatoia - incominciavano a mescolare acqua e farina fino a ricavare un impasto consistente e compatto che veniva fatto riposare per circa una mezz'ora, poi steso con il matterello classico e infine tagliato con uno strumento scanalato chiamato appunto maccaronara, realizzato in bronzo o in legno.

I condimenti

Una volta realizzate le lunghe strisce di pasta, queste sono pronte per essere calate nell'acqua portata a bollore e precedentemente salata.Tradizionalmente, il condimento usuale era la semplice passata di pomodoro, insaporita con l'aggiunta di un cucchiaio di concentrato di pomodori, realizzato mettendo a essiccare al sole per alcuni giorni i pomodori freschi tagliati a metà. Non solo salsa, le massaie erano solite condire la maccaronara con gli ingredienti che avevano a disposizione al momento in casa, a seconda della stagione dell'anno, come ceci, baccalà, carne di maiale, funghi porcini e tartufi neri. Oggi, non manca chi arricchisce la pasta con del buon ragù di carne, fatto “pippiare” in pentola per molte ore prima che raggiunga la consistenza e il sapore giusto.

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