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Sabato, 27 Aprile 2024
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Grottaminarda, un percorso sensoriale basato sull'antica tradizione torronaria

Nel progetto pensato dall'amministrazione, la produzione rigorosamente artigianale e l’evoluzione in moderno "street food" diventano momento di attrattiva turistica

Il torrone grottese, vera e propria eccellenza dolciaria irpina e simbolo di artigianalità, al centro del nuovo progetto turistico dell'amministrazione comunale, che sarà presentato al "Forum, Turismo e Destinazione" della XXVI Edizione della BMT - Borsa Mediterranea del Turismo, in programma a Napoli dal 16 al 18 marzo presso la Mostra D'Oltremare. 

Produzione artigianale e evoluzione in "street food"

L’amministrazione comunale punta a creare un percorso “sensoriale” basato sull’antica tradizione torronaria, in cui la produzione rigorosamente artigianale e l’evoluzione in moderno “street food” diventano momento di golosa attrattiva turistica. Un viaggio tra le affascinanti storie delle famiglie dei maestri torronai che si intrecciano con la storia dei luoghi più suggestivi del paese attraverso visite alle botteghe, ai laboratori e degustazioni a tema nei Giardini Pensili del Castello d’Aquino o tra le mura della Torre di Guardia del XII secolo. Indispensabile, per la riuscita, la preziosa collaborazione dei maestri torronai.

Il progetto sarà presentato da una delegazione grottese, guidata dal sindaco Marcantonio Spera, venerdì 17 marzo a partire dalle 12.30 nella sala "Destinazione Irpinia" (Padiglione 4 - Area Forum - Stand 4014) per la giornata dedicata a "Il Turismo gastronomico: narrare il territorio attraverso i prodotti d'eccellenza" a cura di Sistema Irpinia, che sarà introdotta dal Presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, dal Presidente della Fondazione Sistema Irpinia, Sabino Basso e dal Presidente Rete Destinazione Sud, Michelangelo Lurgi.

La tradizione torronaria grottese

La tradizione torronaria grottese ha origini antiche. Si narra che il primo torronaio, Diego Blasi, abbia iniziato con il suo carretto nel 1803. Successivamente, la tradizione si è consolidata e diffusa ad altri rami della famiglia. Tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, la produzione diventa un'eccellenza ricercata e, ancora oggi, conserva le caratteristiche di una lavorazione completamente artigianale, basata sulla scelta di materie prime di alta qualità.

Lo spantorrone è un torrone molto friabile a base di miele e albume. Questi ingredienti vengono impastati e riscaldati per molte ore prima di essere mischiati con noci e nocciole aromatizzate dalla vaniglia. Si tratta di un connubio tra il classico torrone ed il pan di spagna.

Alla tradizione, i torronai grottesi hanno affiancato l'innovazione in chiave "street food", immancabile ad ogni manifestazione sdoganando l'idea che il torrone vada consumato esclusivamente durante le feste natalizie. Su un banchetto ambulante, l'impasto ancora morbido viene scaldato con un paiolo di rame e poi avvolto in un disco di ostia. Un tripudio di gusto e di dolcezza, pronto per essere gustato per le strade del centro storico.
 

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