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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute

Covid e immunità: quanto dura? Per quanti mesi siamo protetti dagli anticorpi

La maggior parte dei malati che hanno avuto una forma lieve o moderata di Covid-19 mantiene per almeno cinque, otto mesi una forte risposta degli anticorpi capaci di neutralizzare il virus SarsCov2

La protezione degli anticorpi, naturalmente prodotti dai guariti Covid, avrebbe una durata ancora non precisamente definita: un arco di tempo che va dai 5 agli 8 mesi. 

Tra gli studi condotti ne citiamo due tra i più accreditati. 

Lo studio de La Jolla University in California

Il primo, condotto dall’Istituto di Immunologia di La Jolla University in California, è incentrato sulla resistenza della memoria immunitaria nelle persone che si sono ammalate di Sars-Cov2: è probabilmente il più completo mai condotto sulla memoria immunitaria del Coronavirus, con 185 pazienti coinvolti tra i 19 e i 81 anni d’età.

Nei campioni esaminati sono stati individuati quattro componenti del sistema immunitario: gli anticorpi, i linfociti B e due tipologie di linfociti T. Mentre gli anticorpi e i linfociti T tendevano a diminuire lievemente nel tempo, si è osservato che i linfociti B erano cresciuti di numero.

Nelle persone colpite da SARS-Cov-2, la risposta immunitaria modulata dagli anticorpi IgM e IgG mostra un’attivazione a partire dal 7° giorno successivo all’infezione, fino a registrare un aumento rapidissimo del numero di anticorpi totali tra la seconda e terza settimana, anche vicino al 100%. La ricerca coordinata dalla virologa Shane Crotty ipotizza che la risposta immunitaria possa durare molto a lungo, anche se è emerso che non tutti sviluppano un’immunità a lungo termine: una percentuale ridotta di pazienti non ce l’ha, probabilmente per la bassa quantità di virus a cui si sono esposti.

Lo studio della Monash University in Australia

Un altro studio recentemente pubblicato su Science spiega che il grado di protezione può dipendere da vari fattori perché il livello di anticorpi presente nel singolo soggetto guarito è variabile (dipende dall’intensità del Covid affrontato, più è stata grave più sarà alto il livello di anticorpi). 

Secondo gli scienziati della Monash University in Australia, cellule specifiche all’interno del sistema immunitario chiamate cellule B della memoria “ricordano” l’infezione da parte del virus e, se nuovamente esposte al virus, sono in grado di innescare una risposta immunitaria protettiva attraverso la rapida produzione di anticorpi.

Nello studio, i ricercatori hanno reclutato 25 pazienti Covid-19 e ne hanno prelevato 36 campioni di sangue dal giorno 4 dopo l’infezione al giorno 242 dopo l’infezione. Gli scienziati hanno scoperto che gli anticorpi contro il virus hanno iniziato a diminuire dopo 20 giorni dall’infezione.Tuttavia, hanno rilevato che tutti i pazienti hanno continuato ad avere cellule B della memoria che riconoscevano uno dei due componenti del virus: la proteina spike che aiuta il virus a entrare nelle cellule ospiti e le cosiddette proteine nucleocapsidiche. Sulla base della loro analisi, i ricercatori hanno affermato che queste cellule B della memoria specifiche del virus erano presenti stabilmente fino a 8 mesi dopo l’infezione.

Gli scienziati ritengono che i risultati diano speranza riguardo all’efficacia di qualsiasi vaccino contro il Coronavirus e spiegano anche perché ci sono stati pochissimi casi di reinfezione tra i milioni di coloro che sono risultati positivi al virus in tutto il mondo.

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