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Salute

Giornata mondiale del diabete 2022: accesso alle cure per tutti

In Italia, secondo i dati ISTAT 2020, si stima che circa il 6% della popolazione soffre di diabete: oltre 3 milioni e mezzo di persone

Monumenti ed edifici storici illuminati di blu e screening gratuiti in occasione della Giornata mondiale del diabete che si celebra oggi, 14 novembre, per diffondere la conoscenza dei fattori di rischio, delle cause, delle terapie e dei progressi scientifici riguardanti questa malattia in continua crescita. La data scelta corrisponde a quella della nascita del professor Frederick G. Banting che nel 1921, insieme al suo allievo Best, scoprì l’insulina cambiando la storia dei malati di diabete mellito.

Accesso alle cure per tutti e potenziamento dell'educazione sanitaria

Tema della Giornata di quest'anno è garantire l'accesso alle cure per tutti, in quanto nel mondo esistono ancora persone malate di diabete che non riescono a ottenere le terapie disponibili per curarsi, e potenziare l'educazione sanitaria e del cittadino. Lo scopo è incentivare i governi a investire maggiormente nella cura, nella prevenzione e nella diagnosi precoce per arginare la diffusione.

In Italia oltre 3 milioni e mezzo di persone soffrono di diabete

Il diabete è una malattia cronica, caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue provocata da un'alterata quantità o funzione dell'insulina, l'ormone che consente al glucosio l'ingresso nelle cellule e, quindi, il suo utilizzo come fonte energetica. Esistono due tipi di diabete: il diabete di tipo 1, che solitamente si manifesta durante l'infanzia o l'adolescenza; e il diabete di tipo 2, la forma più comune, che è legato a fattori come la familiarità, lo scarso esercizio fisico, l'obesità o il sovrappeso.

Nel mondo, si contano oltre 530 milioni di adulti con diabete (numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030) di cui circa 60 milioni in Europa secondo quanto riportato dal Ministero della Salute.

In base ai dati ISTAT 2020, si stima che circa il 6% della popolazione italiana soffre di diabete, pari a oltre 3 milioni e mezzo di persone. In Italia, il diabete è la quarta causa di morte ed è anche uno dei maggiori fattori scatenanti di neoplasie. Ad essere più frequente è il diabete di tipo 2, quello che si manifesta in età adulta, rappresenta il 90% dei casi; mentre il diabete di tipo 1, detto anche diabete giovanile o insulino-dipendente, costituisce circa il 10%.

Nel biennio 2020-2021, secondo i dati del Sistema di sorveglianza Passi dell'Istituto Superiore di Sanità, poco meno del 5% della popolazione adulta di 18-69 anni ha riferito una diagnosi di diabete. La prevalenza di diabetici cresce con l’età: è il 2% tra le persone con meno di 50 anni e sfiora il 9% fra quelle di 50-69 anni. Ad esserne più colpiti sono gli uomini.

La prevenzione del diabete

La prevenzione primaria del diabete di tipo 2 consiste nell'adozione di uno stile di vita sano e attivo, finalizzato anche ad evitare l’eccesso ponderale. Al bando sedentarietà e cattiva alimentazione: bisogna dedicare almeno un'ora al giorno all'attività fisica, muoversi il più possibile, ridurre il consumo di grassi saturi e di carboidrati ad alto indice glicemico a vantaggio di verdura, legumi, cereali integrali, evitare di fumare. Se trascurata, questa malattia può essere la causa di altrettante problematiche di salute come malattie cardiache, cecità, amputazioni, insufficienza renale. 

Nel diabete di tipo 1, malattia autoimmune, la prevenzione si identifica con la diagnosi precoce. Ricordiamo che, in entrambe le tipologie di patologia, ad oggi l’adeguata gestione da parte del paziente e del medico e l'esistenza di farmaci migliori e moderni rispetto al passato ne permettono il controllo ottimale e riducono il rischio di incorrere in complicanze.


 


 


 

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