Sanità, tagli di 300 posti letto sulla direttrice Avellino-Benevento
Si punta a chiudere le strutture insicure, trasferire gli ammalati attraverso il 118 nei reparti attrezzati per le terapie, concentrare le cure oncologiche, rafforzare le strutture di lungodegenza e la l'assistenza territoriale
Il piano sanità della Campania è al vaglio del Ministero. In Regione le scelte sono state fatte e i correttivi eventualmente saranno minimi rispetto alle linee già trattate. Cosa ne sarà nel settore sanitario in Irpinia? Una domanda che non trova una facile risposta.
Si punta a chiudere le strutture insicure, trasferire gli ammalati attraverso il 118 nei reparti attrezzati per le terapie, concentrare le cure oncologiche, rafforzare le strutture di lungodegenza e la l'assistenza territoriale. Ridurre i posti letto per gli acuti. Inoltre il documento tiene conto dei servizi garantiti dalle cliniche privare accreditate. Avellino e Benevento vengono accorpate in una macroarea funzionale. In termini di posti letto rispetto ai 2962 posti letto previsti dal piano del 2013 (Avellino-Benevento) si passa ai 2676 posti letto previsti dal nuovo piano per la macro area Avellino-Benevento Ad Avellino il “Moscati” è centrale per traumatologia, rete cardiologica, ictus terapia del dolore e rete pediatrica. Tre i pronto soccorso nel resto dell'Irpinia: Solofra, Ariano, S. Angelo dei Lombardi. A S. Angelo viene rafforzata l'attività di ortopedia e resta la medicina, l'assistenza per l'infarto. Confermata la riabilitazione dove opera la fondazione Don Gnocchi. A Bisaccia l'hospice. La clinica Montevergine rientra nella rete della cardiochirurgia e cardiologia interventistica. Resta il punto nascite di Ariano Irpino. Nel piano prevista la progressiva chiusura della casa di cura Villa Esther.