Foti sullo Stadio Partenio-Lombardi: "Non sono io a decidere ma il dirigente"
Ormai si è ai titoli di coda tra società e amministrazione comunale
Botta e risposta nell'arco di 24ore. Tra Walter Taccone e il primo cittadino Paolo Foti non c'è dialogo per la vicenda dello Stadio Partenio - Lombardi. Di mezzo logicamente ci va la passione dei tifosi che potrebbero essere costretti a seguire la propria squadra del cuore lontano da Avellino. Il rischio c'è. Meglio essere chiari.
Ormai si è ai titoli di coda tra società e amministrazione comunale. Paolo Foti non usa giri di parole e va al sodo: "Walter Taccone è un ottimo imprenditore e operatore dello sport, ma quando parla di provvedimenti amministrativi straparla e dice cose fuori luogo. Lo stadio è della città di Avellino, la squadra è della città. Non è del presidente Taccone. Gli ricordo che gliel'ha consegnata il mio predecessore perché aveva il titolo sportivo. Se accade qualsiasi cosa il titolo sportivo è nelle mani dell'amministrazione comunale. Il presidente Taccone faccia bene l'imprenditore, il presidente dell'Us Avellino e non strumentalizzazioni questioni che esulano dall'ambito sportivo".
Ma intanto cosa succederà?
"E' meglio che tutti gli avellinesi sappiano che a rilasciare la licenza non è né il sindaco, né l'assessore, né la giunta. E' il dirigente a prendere queste decisioni. E se non ha tutti gli elementi in ordine è chiaro che non concede l'atto" - aggiunge il sindaco - l'Us Avellino da una parte è debitore nei confronti della città di Avellino e da una parte è creditore per una somma molto molto inferiore. Abbiamo già chiarito a più riprese che la compensazione, anche parziale, non è possibile. Lo sanno da molti mesi. La società deve adempiere ai suoi obblighi, noi adempieremo ai nostri. Ma sono due attività che procedono su binari differenti".