rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Programma cambiato dal Movimento 5 Stelle dopo le elezioni: a scoprirlo un giornalista irpino

Il collega giornalista irpino Luciano Capone di Savignano, da tre anni al Foglio, con un vero e proprio guizzo, frutto dell’essere liberista sfrenato, a volte persino selvaggio, ha colto il 'movimento dell’onestà' a 5 stelle con le mani nella marmellata

A scoperchiare il caso del doppio programma elettorale del Movimento 5 Stelle pre e post elezioni ci ha pensato un irpino. Il collega giornalista irpino Luciano Capone di Savignano da tre anni al Foglio con un vero e proprio guizzo frutto dell’essere liberista sfrenato a volte persino selvaggio ha colto il movimento dell’onestà a 5 stelle con le mani nella marmellata.

Una soddisfazione per il cronista made in Irpinia che si è anche guadagnato il complimento di Enrico Mentana che su twitter ha cinguettato: “Un bravo giornalista di un quotidiano non certo benevolo nei confronti del m5s, Luciano Capone del Foglio, scopre un fatto davvero rilevante: il programma del Movimento, votato sulla piattaforma Rousseau prima delle elezioni, è stato profondamente cambiato - senza avvertire nessuno - subito dopo il voto. Specialmente in politica estera le modifiche sono eclatanti, con la cancellazione di ogni critica all'unilateralismo occidentale e alla stessa Nato”.

Capone scrive sul Foglio che : “I venti pdf che componevano il programma votato online – creati materialmente dall’agenzia di comunicazione Web Side Story – sono stati sostituiti da venti pdf diversi, a cui ne sono stati aggiunti quattro su temi mai proposti né votati su Rousseau (Smart nation, Sport, Editoria, Unione europea). Una manipolazione della volontà degli iscritti, una presa in giro degli elettori, una violazione delle regole del partito (democrazia diretta e trasparenza), la negazione della retorica sul cittadino vero “sovrano” e il politico semplice “portavoce”.

Ma come ha fatto Capone a risalire a tutto cio? “Per recuperare il vecchio programma basta andare su “Internet Archive” – la più grande biblioteca della rete – e utilizzare la funzione “Wayback Machine”, che consente di risalire alle pagine web modificate o cancellate. – spiega - Fino al 2 febbraio sul sito del M5s c’era un programma, il 7 marzo – tre giorni dopo le elezioni – ce n’era un altro. Totalmente diverso e spesso diametralmente opposto. E’ il caso del “programma Esteri”, un tema che, viste le vicende che riguardano la Siria, è di fondamentale importanza e stringente attualità. Gli iscritti avevano votato per un’impostazione radicale, terzomondista, filo russa e anti atlantica. Il nuovo “programma Esteri” è stato bonificato: tolte le contestazioni alla Nato e agli Stati Uniti, addolcite le critiche all’euro e all’Ue, smussati gli elogi alla Russia”. Poi l’affondo al Movimento 5 Stelle: “Questa manovra, che riguarda il principio più sacro (la democrazia diretta) e lo strumento più importante (il programma) della vita politica del partito, svela la grande finzione del M5s e la potenza totalitaria del suo meccanismo. La storia è piena di partiti che hanno tradito il programma elettorale, non è la prima volta e non sarà l’ultima. Ma qui si fa un passo ulteriore: il programma viene stravolto in segreto per far credere a militanti ed elettori che è quello che loro hanno sempre voluto e consacrato con il voto. Più che la volontà generale di Rousseau, è un sistema che ricorda la fattoria degli animali di Orwell”. Intanto dal Movimento 5 Stelle, dopo la brutta figura si sceglie la linea del silenzio...

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Programma cambiato dal Movimento 5 Stelle dopo le elezioni: a scoprirlo un giornalista irpino

AvellinoToday è in caricamento