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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

D'Ercole: "Per candidato sindaco non un uomo di potere"

"Crociata di liberazione" la chiama Sabino Morano. L'ex esponente di Alleanza Nazionale si riferisce alla situazione politica che si vive in città

Ne abbiamo viste talmente tante di manifestazioni, specialmente quelle caratterizzate da sventolio di bandiere dei partiti di centrodestra. Loro c'erano già: Giovanni D'Ercole, Sabino Morano, Ettore De Conciliis. Stanno indossando i panni dei "combattenti e reduci" del centrodestra vincente che fu ed oggi seppellito. Ora si ritrovano sotto l'insegna dell'associazione Primavera Irpinia e tentano di rigenerare quell'area politica che soffre delle indecisioni nazionali, parlando di civismo.

Ha sospetti di un inciucio Partito Democratico - centrodestra, Giovanni D'Ercole: "I nostri interlocutori sono i partiti della nostra stessa area politica, ma non si può pensare di auspicare un continuo di questa amministrazione. Mi rivolgo anche a Pino Rosato per dirgli che iniziare una campagna elettorale auspicando un supporto a Foti non depone bene a suo favore. I fatti sono due, o Rosato non vive la città o non la ama. A meno che Udc e Pd abbiano chiuso un accordo tra Lioni e Nusco per candidare l’ex direttore generale del Moscati a sindaco. Voglio denunciare la truffa che il centro sinistra sta perpetrando nei confronti dei cittadini. Lettere e controlettere sono solo una truffa per nascondere la loro paura di andare alle elezioni. I dissidenti del Pd sono dei truffatori in quanto potevano mandare a casa il sindaco votando contro il bilancio. Sono ancora in tempo, basterebbe dimettersi insieme alle opposizioni ma quando si rimanda una questione ad un altro vuol dire che non la si vuol risolvere, creano la classiica "commissione di indagine". Chi vuol bene alla città non dice "lasciate lavorare Foti", il lavoro del sindaco ha distrutto e desertificato la nostra città. Prenderei per le orecchie chi dice queste cose e li porterei in giro per la città, tra serrande abbassate, immobili svalutati, periferie abbandonate e servizi sociali inesistenti. Faccio un appello ai consiglieri di opposizione a firmare per mandare a casa Foti e giro lo stesso invito ai dissidenti. Se volete smentire le accuse che vi stiamo facendo mettete il vostro dissenso nero su bianco chiudendo questa esperienza amministrativa".

Ma cosa hanno in mente i tre di Primavera Irpinia? "Da questo autunno partiremo con delle iniziative importanti per creare un’alternativa reale e credibile. C’è bisogno di una compagine alternativa che scardini il blocco di potere del Partito Democratico. È una sfida importante per noi, oltre ad essere un momento di riscatto. Molte volte, nella nostra storia, non siamo stati puntuali. Ora c’è bisogno di una crociata di liberazione, per questo stiamo già lavorando alla composizione delle liste che presenteremo alle Amministrative. Invitiamo chiunque fosse interessato a far parte di questo progetto a farsi avanti" dice Morano.

D’Ercole, aggiunge: "Bisogna scegliere il candidato migliore a sindaco. Non un uomo di potere ma chi è in grado di interpretare le esigenze della città. Vogliamo costruire un progetto credibile, portato avanti da persone credibili e capaci di intercettare il consenso popolare comprendendo i disagi e le richieste della popolazione. Il Pd fa le primarie per scegliere il proprio candidato a sindaco, ed io non sono contrario a questo strumento. Prima, però, c’è bisogno di tenere le “primarie delle idee” sulle quali fondare il nostro nuovo percorso. Lo faremo a partire da settembre confrontandoci con la città e con le associazioni".

Ettore De Conciliis punta tutto sul civismo: "non significa essere di “accompagnamento” ad un candidato sindaco. Stiamo aprendo una fase di importante confronto soprattutto all’interno del mondo del centro destra. Le silenti forze politiche si sveglino da questo torpore e ci dicano cosa vogliono fare per la città e quali sono i loro progetti. Saremo competitivi solo se ci muoveremo in tempo, non possiamo destinare Avellino ad altri cinque anni di governo cittadino come quelli che stiamo vivendo ora. Così si rischia realmente di morire, questa città merita di più".

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