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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

"Irpinia, tra illusione e realtà", De Magistris: "L'autonomia differenziata sta generando conseguenze drammatiche"

Le dichiarazioni del portavoce nazionale di Unione Popolare: "Questa misura colpisce il cuore dell'Italia così come è stata concepita nella Repubblica, come un'entità indivisibile che tutela le autonomie anziché dividerle"

Si è tenuto questo pomeriggio, nella sala blu dell'ex Carcere Borbonico, l’incontro “Irpinia, tra illusione e realtà” organizzato da Unione Popolare per analizzare le questioni dello sviluppo industriale e infrastrutturale della provincia di Avellino: dall’Alta capacità al polo logistico, dalle questioni produttive a quelle energetiche e delle fonti rinnovabili, dall’acqua ai rifiuti fino allo sviluppo del capoluogo e della sua area vasta. Durante l’iniziativa è stato possibile firmare la proposta di legge di iniziativa popolare “10 euro è il minimo!” per il salario minimo a 10 euro l’ora. 

"L'autonomia differenziata in Italia sta generando conseguenze drammatiche, soprattutto per le periferie d'Italia e in particolare per il Sud", dichiara Luigi De Magistris, leader di "Unione Popolare" e ex sindaco di Napoli. "Questa misura colpisce il cuore dell'Italia così come è stata concepita nella Repubblica, come un'entità indivisibile che tutela le autonomie anziché dividerle. Questa divisione spezza il paese. Inoltre, il termine 'autonomia' è ingannevole."

De Magistris spiega: "Ho svolto il ruolo di sindaco di Napoli e ho lavorato per le autonomie delle città, ma in realtà si è trattato di concedere un potere assoluto ai vertici delle regioni e di alcune regioni che sono i luoghi più burocratici, formalisti e opachi, rafforzando così le regioni più ricche."

"PNRR? Stiamo perdendo l'opportunità strategica offerta dall'Europa!"

Riguardo alla narrazione secondo cui il Nord mantiene il Sud, De Magistris afferma: "Questa narrazione è fuorviante e noi meridionali siamo stanchi di sentirlo. Senza i meridionali, l'Italia non esisterebbe e non sarebbe mai esistita. Il Sud contribuisce anche con una forte base fiscale." De Magistris critica inoltre l'accentuazione delle disuguaglianze: "Adesso vorrebbero, con le ricchezze accumulate anche grazie ai tanti meridionali, soprattutto giovani, non ridistribuirle come previsto dalla Costituzione. Si sta accentuando la concentrazione di ricchezza tra i più ricchi e la povertà tra i più poveri."

De Magistris solleva ulteriori critiche riguardo a settori cruciali come l'istruzione, il sistema sanitario, i contratti collettivi e i salari, che verrebbero negativamente influenzati dall'autonomia differenziata. Passando al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), De Magistris evidenzia i problemi nella sua attuazione: "Sono passati oltre due anni e il popolo non ha ancora visto nulla. Il PNRR doveva essere incentrato sulla riconversione ecologica, il contrasto al dissesto idrogeologico e la manutenzione del territorio, ma sembra che si stia perdendo l'opportunità strategica offerta dall'Europa."

De Magistris critica il governo per le sue azioni che suscitano sospetti da parte dell'Europa: "La riforma degli appalti con un affidamento diretto quasi totale e la cancellazione dei controlli della Corte dei Conti sollevano preoccupazioni. Il popolo non vede i benefici di queste azioni, mentre il sistema criminale ne trae vantaggio."

In questo contesto, la città di Avellino si prepara per una campagna elettorale intensa, seguita dalle elezioni regionali, che potrebbero rappresentare un'occasione per riflettere sulle criticità sollevate da De Magistris e valutare le prospettive per il coinvolgimento anche di "Unione Popolare" nella vita politica del capoluogo: "Unione Popolare, prima di comprendere con chi stare, deve esistere e radicarsi sul territorio. Essere credibili nelle lotte e dobbiamo lavorare per rendere credibile un pensiero di massa", conclude. 

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