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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Flc Cgil, V Congresso "Lezioni di pace", Picariello: "La nostra priorità è restituire centralità all’istruzione"

Nella mattinata di oggi, presso il Viva Hotel in via Circumvallazione, ha avuto luogo il quinto Congresso della Flc Cgil di Avellino

Presso il ViVaHotel oggi si è tenuto il settimo congresso della FLC Cgil Avellino. La categoria della conoscenza della Cgil ha affrontato i temi dell’autonomia differenziata così detta secessione dei ricchi, di precariato, dimensionamento scolastico, cambiamenti climatici e Pace!  Tante le sfide che aspettano la rieletta segretario FLC Avellino che partendo dalla contrattazione territoriale e sociale intende agire in senso qualitativo il valore dell’istruzione nelle aree interne del Sud. Hanno partecipato ai lavori del congresso la segretaria nazionale FLC Manuela Calza, il segr. Gen. Flc Campsnia Ottavio De Luca, il Segr. Gen. Cgil Avellino Franco Fiordellisi e il Segr. Org.  Carmine DE MAIO della CGIL Avellino. Buon Lavoro e congratulazioni sl Segr. Gen. Erika Picariello e ai componenti di segreteria eletti alla fine dei lavori Roberta Gimigliano e Antonio Troisi.

“La pace non è un valore astratto, ha un’entità concreta; soprattutto oggi. La crisi energetica e la guerra, sono il frutto avvelenato della globalizzazione dell’economia. Questo è il quadro politico in cui ci muoviamo", afferma il segretario generale Flc Cgil Avellino, Erika Picariello. "La nostra priorità è restituire centralità all’istruzione. La traccia di lavoro su cui ci muoveremo nel corso del congresso provinciale focalizza la sua attenzione sulla raccolta di firme per una iniziativa popolare che vuole portare correttivi al rischio d'implementazione dell’autonomia differenziata. Quest’ultima è il pericolo più grave per la scuola pubblicaLe intese del 2018 sono chiarissime. Noi crediamo che questo impegno sia necessario tanto quanto la definizione dei Lep, Livelli Essenziali delle prestazioni. Noi dobbiamo garantire che, i diritti dei bambini meridionali siano i medesimi dei bambini settentrionali. Solo attraverso questi passaggi fondamentali possiamo tornare a parlare di sistema d’istruzione. Dovevamo migliorare e, invece, dopo la fase pandemica siamo messi peggio di prima. Con la nuova finanziaria, l’introduzione dei requisiti dimensionali, sicuramente, è figlia del patto sul PNRR. La scuola italiana ha bisogno di risorse. Ha bisogno di riqualificazione delle professioni e del lavoro intellettuale del docente. I nostri alunni meritano di avere i migliori insegnanti”, conclude. 

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