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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Deriva politica del campo largo, anche Gengaro esce di scena: "Non mi faccio impallinare"

Gengaro, precedentemente considerato uno dei papabili candidati, ha aggiunto ulteriore incertezza al già traballante equilibrio del centrosinistra

Nel panorama politico di Avellino, l'incertezza regna sovrana. Il cosiddetto campo largo, continua a perdere pezzi con l'inaspettata decisione di Antonio Gengaro di non concorrere, annunciando con chiarezza: "Basta, non mi faccio impallinare e non mi candido". Gengaro, precedentemente considerato uno dei papabili candidati, ha aggiunto ulteriore incertezza al già traballante equilibrio del centrosinistra.

Intanto, il termine ultimo per presentare le liste si avvicina ad ampie falcate e l'assenza di una figura di spicco e di un accordo consolidato rischia di compromettere le prospettive di una coalizione che, senza ombra di dubbio, non pare certamente un esempio di solidità e coesione. Nel tentativo di fare luce su questa situazione, Gengaro ha annunciato di voler tenere una conferenza stampa presso il Circolo della Stampa, proponendo di discutere apertamente l'alleanza del campo largo e il suo futuro politico. Tuttavia, resta da vedere se questo incontro porterà una svolta concreta o se si tradurrà in un altro inno alla divisione.

Nel frattempo, mentre il tempo scorre implacabile, l'alleanza politica sembra essere sempre più un miraggio. Il recente abbandono di Avellino Prende Parte dal tavolo dell'alleanza allargata aggiunge ulteriori complicazioni e incertezze al già intricato quadro politico locale: "Noi pensavamo che il ragionare insieme, il contaminarsi, caratterizzasse anche le altre forze della “coalizione”, che ci fosse ancora spazio per un cambiamento di rotta: uno spazio politico progressista ed ecologista che fosse naturalmente competitivo e in grado di sottrarre la città alla gestione Festa. Sbagliavamo", afferma APP in una nota ufficiale. "Per questo oggi ci fermiamo qui. Prendiamo atto che, allo stato, nessun rinnovamento è possibile nello spazio dell’autoproclamata politica “progressista” della città. Le rendite di posizione e gli apparati politici emersi nella costruzione delle candidature a sindaco saranno sempre più forti della partecipazione civica, dell’opportunità e della ragione".

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