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Riparto fondo sanitario nazionale, De Luca: "La Campania avrà 180-220 milioni di euro in più"

Le parole del Presidente della Regione Campania nel consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio: "Finalmente, dopo più di un decennio, è stata acquisita l'idea che nel riparto del fondo devono essere considerati tutti e tre i criteri"

Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha tracciato il punto della situazione sulle più importanti iniziative nei settori della Cultura e delle Infrastrutture a livello regionale. Aggiornamenti anche sulla questione dell'Autonomia Differenziata, in vista dell'incontro con il ministro Calderoli, sulla situazione Covid e la campagna vaccinale.

"Svolta nel riparto del fondo sanitario nazionale e sul tema dell'autonomia delle regioni: due fatti estremamente positivi per la Campania"

"Abbiamo riscontrato nell'ultima settimana due fatti politici di grandissima rilevanza per la Campania e per l'Italia" esordisce il Governatore della Campania. "Il primo riguarda il riparto del fondo sanitario nazionale, il secondo un'evoluzione sul tema dell'autonomia delle regioni. Due fatti estremamente positivi che hanno registrato la presa di posizione, su entrambi i fronti, dei piani proposti dalla Regione Campania".

"Proseguiremo la battaglia per avere qualcosa in più, ma questo risultato è già di per sé una rivoluzione"

In particolare: "Nel riparto del fondo nazionale, dovrebbero essere considerati tre criteri: l'età anagrafica della popolazione regionale, l'aspettativa di vita dei cittadini di quella regione e la deprivazione sociale, ossia la condizione di povertà della popolazione. Per oltre une decennio è stato adottato un solo criterio, ossia quello dell'età anagrafica e, poiché la Campania è la regione con la popolazione più giovane d'Italia, è stata penalizzata ogni anno. Gli altri due criteri, reddito e aspettativa di vita, sono stati ignorati. Abbiamo dovuto ricorrere al Tar del Lazio per mettere in mora il Governo italiano. Finalmente, dopo più di un decennio, è stata acquisita l'idea che nel riparto del fondo devono essere considerati tutti e tre i criteri. Significa, per la Campania, recuperare tra i 180 e i 220 milioni di euro. Proseguiremo la battaglia per avere qualcosa in più, ma questo risultato è già di per sé una rivoluzione".

"Nei Pronto Soccorso la situazione è drammatica: non c'è personale necessario, si fanno concorsi e i medici non partecipano"

Tuttavia: "Avremo mesi maledettamente complicati. Nel frattempo, le risorse stanziate dal Governo sono assolutamente insufficienti. Vengono stanziati due miliardi di euro, nel momento in cui, solo per l'aumento dei costi energetici, avremo un miliardo e mezzo di spesa. Inoltre, per decenni, non si è fatta nessuna programmazione seria sulla sanità. Nei Pronto Soccorso la situazione è drammatica: non c'è personale medico necessario. Si fanno concorsi e i medici non partecipano. Non solo: con questi due miliardi, non riusciremo a fare nulla per le case di comunità, ossia per i territori al di fuori degli ospedali. Soltanto la Regione Campania non ha espresso il parere favorevole indispensabile per rendere operative le ipotesi legislative e, alla domanda sulla disponibilità di risorse, il Governo non ha mai risposto: né quello di ieri, né quello di oggi".

"Faccio appello agli ultrassesantenni e ai soggetti fragili affinché possano vaccinarsi con la quarta dose anti-Covid"

Sulla campagna vaccinale: "Sta procedendo quella antiinfluenzale. Stiamo avviando quella contro l'herpes zoster, il cosiddetto Fuoco di Sant'Antonio. Faccio appello agli ultrassesantenni e ai soggetti fragili affinché possano vaccinarsi con la quarta dose anti-Covid. Vi prego di essere responsabili".

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