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Referendum, comitato No festeggia: "Hanno vinto gli ideali e i valori"

Gargani propone un'assemblea costituente. Sibilia: "Deciso apporto di Berlusconi"

“Siamo cittadini comuni, prima che politici. Siamo padri e nonni di famiglia che tengono al futuro dei loro figli e dei loro nipoti. Crediamo che i valori fondanti del nostro Paese siano nella Costituzione e non debbano essere stravolti in modo così violento”. Alla fine quelle parole dette da Giuseppe Gargani e Cosimo Sibilia, che figurano tra i fondatori del “Comitato popolare per il No” hanno avuto ragione. E dopo il 4 dicembre, data che sarà ricordata per l’affluenza record ad un referendum, i due rappresentanti politici insieme a Mimmo Gambacorta, presidente della Provincia, Carmine De Angelis sindaco di Chiusano, Franco Di Cecilia consigliere provinciale, Sabino Morano presidente di Primavera Irpina e Franco D’Ercole tirano le somme di questa vittoria che ha messo addirittura alle strette il premier Matteo Renzi costringendolo alle dimissioni.

Sulla fase politica che sta attraversando l’Italia, il senatore Cosimo Sibilia è stato chiarissimo: “Forza Italia non ha nessuna intenzione di fare da stampella. Negli ultimi 20 giorni di campagna referendaria Silvio Berlusconi si è pronunciato spesso sul merito della questione referendaria e credo che parte del risultato finale sia ascrivibile proprio al suo impegno. Ora c’è in gioco il futuro dell’Italia. Noi abbiamo certamente avuto un’occasione importante, nella quale abbiamo ritrovato le ragioni per stare insieme nuovamente. Il centrodestra si ricompone sui contenuti, gli ideali, i valori”. Che il clima in Forza Italia sia ritornato alla normalità non è solo rappresentato da una stretta di mano tra Cosimo Sibilia e Mimmo Gambacorta ma anche dalla scelta già fatta alle provinciali di uno schieramento unico del centrodestra. Infine, necessario il passaggio sull’addio del consigliere comunale Nicola Battista. “Credo -ha rimarcato Sibilia- che debba dimettersi dalla carica di consigliere. D'altro canto, non è stato eletto con i suoi voti, ma come sintesi di una intera coalizione”.

Per Gargani “si chiude un 25ennio, iniziato nel 1991 con il passaggio da un sistema elettorale proporzionale ad uno maggioritario che ha compromesso i partiti e la loro identità.Sono per promuovere la nascita di un'assemblea nazionale costituente, puntando sul ripristino di un sistema proporzionale che ci consentirà di tenere insieme forze tra loro omogenee”.

Carmine De Angelis, indica tutti gli errori fatti da Renzi: “Dal Jobs Act, alla Buona Scuola, dalla Delrio alla riforma della Pubblica Amministrazione, fino alla riforma costituzionale, ogni legge è incostituzionale o potrebbe esserlo. Resta solo l’Italicum, che non vale per il Senato”. Sabino Morano di «Primavera Irpinia» ha girato in lungo e largo l’Irpinia con la sua carovana: “Doveroso tornare a ragionare insieme dei problemi, escludendo personalizzazioni e discordie”.

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