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Autonomia differenziata, De Luca: "Italia spezzata, Sud tradito"

La conferenza stampa del Presidente della Regione Campania: "Chiederemo la revoca del disegno legge presentata dal Ministro Calderoli, in quanto non ci sono margini di miglioramento sostanziali e vogliamo avere un chiarimento politico di fondo"

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso Palazzo Santa Lucia, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha affrontato la questione dell'autonomia differenziata: "Chiederemo la revoca del disegno legge presentata dal Ministro Calderoli, in quanto non ci sono margini di miglioramento sostanziali e vogliamo avere un chiarimento politico di fondo. Lo faremo per quattro-cinque ragioni fondamentali: in primis, l'esautoramento totale delle competenze del Parlamento italiano, del Ministero dell'Economia e della Conferenza delle Regioni; in secondo luogo, consideriamo inaccettabile l'ipotesi avanzata di procedere all'accordo diretto Regione-Governo senza aver definito prima i livelli essenziali delle prestazioni; terzo punto di radicale dissenso consiste nel fatto che questo meccanismo congela la spesa storica; quarta osservazione di merito, viene prevista una compartecipazione al gettito fiscale della regione che stabilisce l'accordo con il Governo e, in particolare, all'art. 7, si parla di 'invarianza finanziaria' degli accordi con le regioni; quinto, noi riteniamo essenziale la definizione pregiudiziale, chiara, da non contrattare di volta in volta del fondo perequativo per il Sud previsto dall'art. 119 della Costituzione; sesto, ed è la cosa che deve preoccuparci di più perché ha una ricaduta in termini di unità nazionale e sconvolgimento del mercato del lavoro per alcuni servizi, è esplicitata l'idea di comprendere, nell'autonomia differenziata, la materia che riguarda il personale sanitario, scolastico e previdenziale. Ciò significa rottura dell'unità nazionale".

"Faremo dura opposizione alla proposta sull'autonomia differenziata, mi auguro che il Premier Meloni colga fino in fondo il pericolo mortale"

Nel successivo punto con la stampa, il Governatore della Campania ha ribadito la volontà di opporsi al disegno legge sull'autonomia differenziata: "Domani, in sede di Conferenza Stato-Regioni, faremo dura opposizione alla proposta Calderoli che penalizza fortemente il Sud. Abbiamo già formalizzato con un documento ufficiale il nostro totale dissenso. L'ipotesi significa spezzare l'unità nazionale e condannare a morte il Sud: si spezza l'unità nazionale perché si ipotizza una competenza autonoma delle Regioni per quanto riguarda il personale sanitario, scolastico e previdenziale. Parleremo anche con il Presidente del Consiglio: mi auguro che colga fino in fondo il pericolo mortale per l'unità nazionale e per il destino del Mezzogiorno. Faremo fronte comune con le Regioni del Sud: abbiamo già un'intesa con Puglia, Basilicata, Calabria, Lazio e regioni del Centro. Ci sarà un dibattito aperto anche nel Centro e nel Nord del Paese. Ci saranno così tante contraddizioni evidenziate che le persone competenti e oneste non potranno far altro che riconoscere la fondatezza delle nostre ragioni. Sappiamo che Basilicata e Calabria sono governate dal centrodestra, ma chi è orientato a difendere l'interesse delle proprie comunità non può rifiutarsi di combattere questa battaglia".

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