rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Candidatura a sindaco, Gengaro rivela la sua strategia: "Sul tavolo c'è la mia candidatura, non l'ho messa io e non sarò io a toglierla"

"Non ce l'ho con i consiglieri comunali, ce l'ho con il mio partito che mi ha chiesto di fare certi passaggi e alla fine di questi passaggi il risultato è stato quel documento redatto dai consiglieri. Bruto ha pugnalato Cesare, ma Bruto era un uomo d'onore"

"Questi sono stati giorni molto convulsi e ho il dovere di fare chiarezza alla pubblica opinione. Consapevole che in questi anni per coloro che sono stati al fianco di Tonino Di Nunno, c'è stata esclusione da parte della politica. Un'ombra ingombrante dietro di noi, ma per noi è un onore rappresentarla", inizia così la conferenza stampa Antonio Gengaro. "La moralità della politica promuove valori ai quali non possiamo rinunciare, valori messi in campo per la nostra comunità. È un momento difficile per Avellino. Non sarò candidato sindaco se gli elettori vorranno solo giacca e cravatta, né lo sarà il sindaco. Il sindaco Festa è indubbiamente molto popolare. Ci sono ambienti vicini a noi che hanno dialogato molto con lui, io no. Non l'ho mai stimato dal punto di vista politico. Qualcuno voleva che fosse una leva per sollevare il PD, ma io non faccio parte di questa corrente. Qui siamo tra persone serie, e abbiamo versato il nostro sangue quando abbiamo amministrato questa città. Questa è la storia di Avellino. Sono consapevole che il nostro sindaco è un personaggio molto popolare che ha conquistato molti ambienti della città, in particolare i giovani. Durante l'epoca di Di Nunno c'era l'estate avellinese, la magia del cinema delle notti avellinesi, questo era il livello di quegli anni. Noi però andavamo dagli agenti degli artisti, non facevamo sorgere in tre giorni società che si occupavano di tutto tranne che di eventi legati allo spettacolo e che prendevano in carico tre artisti che, guarda caso, la città di Avellino ingaggiava per il Ferragosto. Quanto sono costati? Dove sono finiti i soldi? A cosa sono serviti?

Il discorso sulle inchieste relative al Comune di Avellino prosegue: "Vogliamo parlare della DelFes? Mettete insieme uomini che stanno al fianco di Santoli e finirete a Piazza del Popolo. Questa è una rete che mette le mani su Avellino. Questo è il contesto nel quale il Campo Largo discute in questi mesi. I giovani di Avellino parlano del Ferragosto avellinese, ma perché solo qui si tengono ancora concorsi con i commissari del Comune? Napoli si affida a Formez e nessuno può dire nulla. Solo ad Avellino chi gestisce i concorsi ha le risposte nella tasca, a questo dovrebbero ribellarsi i giovani di Avellino. Non c'è bisogno di sentenze. Qui si critica la politica, gli atteggiamenti, il modo di amministrare. Solo ad Avellino non si pubblicano decreti e delibere, violando il principio di trasparenza e legalità. Cosa è mai successo ad Avellino? Noi ci ribelliamo a tutto questo e siamo in campo per combattere tutto questo. Quello che dico ai miei amici è di essere alternativi a tutto questo. Vogliamo costruire una città diversa, con più verde e più servizi, un migliore sistema di trasporti, un pronto soccorso efficiente. Il sindaco ha una serie di poteri che deve esercitare, devono esserci grandi dibattiti e discussioni. Non consigli conclusi online. Il Campo Largo è stato un momento di grandissima speranza con il voto alle primarie, l'unico congresso celebrato nella storia recente di Avellino che ha incaricato il nostro segretario Nello Pizza, una figura trasparente. Io sono sempre nel mio partito, nella mia onestà, nel mio essere uomo contro la speculazione edilizia; sono stato querelato da Damiano Genovese perché ho detto che solo ad Avellino il figlio di un capo clan è al consiglio comunale. Noi siamo in campo per costruire opportunità per i giovani di Avellino. Uno dei motivi per cui Di Nunno si è opposto allo sdoppiamento di Alto Calore".

Poi arriva il momento chiave della conferenza stampa: "Ho sentito dire che io sono il candidato di Roma. Conosco ogni anima di questa città, ogni pensiero. Conosco Avellino mattonella per mattonella. Io sono il candidato di Avellino, e non mi muovo. Generoso Picone mi ha candidato al tavolo, non il mio partito che avrebbe avuto il dovere di indicare anche il nome della minoranza; un partito democratico dovrebbe fare questo, candidare anche il nome della minoranza. La battaglia si fa sulle opinioni, sul futuro di Avellino. Mi attribuiscono la firma del ricorso, ma siamo un partito democratico o fascista? A me non interessa chi governa a Via Tagliamento, a me interessa il futuro della mia città. È difficile mettere insieme forze politiche che si sono contrastate. Per anni grandi discussioni, poi un grande programma. Benny De Maio purtroppo ha problemi che vanno rispettati, la mia candidatura viene fuori perché sono venute meno opzioni tecniche, esterne. La mia candidatura non l'ho posta io, sta sul tavolo. Dietro quella candidatura ci sono i Cinque Stelle, Sinistra Italiana, Controvento, c'è una larga parte del Partito Democratico, non quella che dovrebbe rappresentare anche me a quel tavolo. Allora non si vuole la mia candidatura? Lo si dica apertamente, ma i motivi non sono politici. Avellino ha bisogno di una classe dirigente diffusa, non di un uomo solo al comando come Festa. Ai consiglieri che hanno innestato questa battaglia al comune dico di non avere paura. Questa è la battaglia per Avellino, per l'interesse pubblico. L'obiettivo di una classe dirigente è far rinascere la città, offrire opportunità ai giovani che non devono venire qui solo d'estate per uno spritz e un concerto, per poi andarsene via. No alla gestione pubblica dei rifiuti per consegnarla a un privato, perché non siamo stati capaci di mettere in campo una filiera dei rifiuti pulita. La gestione del ciclo dei rifiuti si sarebbe dovuta concludere a Pianodardine, dove Di Nunno fece istituire il CDR dove andava fatto. In questi ultimi giorni, il gruppo degli amici dell'area Schlein ci ha chiesto di creare un clima sereno e di fiducia reciproca, di lavorare per essere uniti, altrimenti l'elettorato percepirà che non lo siamo. Quindi abbiamo lavorato e prodotto un documento come area Schlein che dialogava con tutti gli altri. Ho condiviso questo impegno con il mio partito, ascoltando tutti i consiglieri comunali. Ho ascoltato Luca Cipriano, che ha detto una cosa bella su di me: "Tu sei un incidente della storia, ma l'unica soluzione vera in campo". Dopo questo è giunto il documento dai consiglieri. L'ho vissuto come una coltellata per il percorso che avevo condiviso, una coltellata alle spalle. La mia candidatura è in campo. Non l'ho messa io sul tavolo e non la tolgo io dal tavolo. Bisogna smontare la convinzione della pubblica opinione che dice che quella contro Festa è giustizia ad orologeria in vista delle elezioni. "Questo è il momento della verità, dove si distinguono gli uomini dai buffoni. Io sono un uomo".

Gengaro prosegue: "Io sono già contento che Controvento, Sinistra Italiana, i 5 Stelle, larghe fasce del mio partito come Rosetta D'Amelio, Enzo De Luca, mi appoggino. La mia è una candidatura che è cresciuta nel tempo. Pensateci, è nata da Controvento, spero che APP, gli amici di +Europa, tutti gli altri che vogliono concorrere, possano aprire un'interlocuzione con me sul futuro di Avellino, con tutti noi. Ci vuole una classe dirigente, uno da solo non ce la può fare, questo è il punto. Dobbiamo mettere in campo strategie alternative, costruire un futuro per i nostri giovani, migliorare la qualità della vita, dell'aria, dell'acqua della nostra comunità, un'urbanistica al servizio dei cittadini, un pensiero sulla città. Meno cemento, più giardini, più asili nido, più servizi per gli anziani, più piazze vivibili, verde in ogni quartiere. Hanno costruito palazzi, noi pianteremo alberi in questa città. Mi aspetto delle risposte, mi aspetto che si affrontino i nodi veri di questa città. Dietro di me c'è l'ombra di Di Nunno, è quello stile, quel tipo di amministrazione, quella storia. Non la vogliono? Lo dicano apertamente. Si vuole andare in comune a fare le stesse cose che fanno i consiglieri di Festa, che parlano di appalti con i dirigenti. Il consigliere comunale ha un compito, l'indirizzo e il controllo, lo esercita o nel consiglio comunale o nelle commissioni. La gestione spetta ai dirigenti, il sindaco deve saper scegliere i suoi dirigenti, deve scegliere gente capace, onesta, che rispetti e risponda all'interesse pubblico. Interesse pubblico, questa è la priorità".

Alla domanda su una eventuale candidatura anche senza l'appoggio di una parte del PD, Gengaro risponde ribadendo il concetto precedente. Una scelta di parole che appare quasi come un messaggio per i consiglieri: “Io sono in campo per il Campo Largo, su quel tavolo c'è la mia candidatura, non l'ho posta io, non la tolgo io da quel tavolo. Non do nessun out-out perché stiamo discutendo da mesi, darò il tempo di pensare, di valutare. La mia candidatura ha certe caratteristiche, le caratteristiche adatte per battere Festa in questa città. Io scendo in campo per vincere, non per partecipare. Io non sono deluso perché la battaglia politica la faccio da una vita, so che funziona così, però vorrei chiarezza, vorrei trasparenza. Noi contestiamo le delibere che non vengono pubblicate, che non sono trasparenti, che violano il principio di legalità e la trasparenza al nostro interno, il dibattito, il diritto di cittadinanza di una minoranza, una minoranza che ha vinto il congresso ad Avellino con l'Area Schlein. Abbiamo avuto il 56%, che è stata una partecipazione bellissima da parte di tutti. Noi non siamo minoranza ad Avellino, siamo minoranza nel partito dove c'è il gioco delle tessere, ma non nell'opinione pubblica, non tra la gente. Io sto tra la gente, conosco di questa città ogni animo, ogni persona, ogni mattonella, ogni pensiero, anche i più reconditi. Non ce l'ho con i consiglieri comunali, ce l'ho con il mio partito che mi ha chiesto di fare certi passaggi e alla fine di questi passaggi il risultato è stato quel documento redatto dai consiglieri. Ripeto, Bruto ha pugnalato Cesare, ma Bruto era un uomo d'onore".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Candidatura a sindaco, Gengaro rivela la sua strategia: "Sul tavolo c'è la mia candidatura, non l'ho messa io e non sarò io a toglierla"

AvellinoToday è in caricamento