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Domenica, 28 Aprile 2024
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ISEE 2024, quali sono le novità e come richiederlo

Dal 1° gennaio 2024 una nuova modulistica sostituisce modelli e istruzioni precedenti per richiedere l'indicatore della situazione economica equivalente, un documento indispensabile per accedere a diverse agevolazioni

Dal 1° gennaio 2024, a seguito dell'approvazione del decreto direttoriale 13 dicembre 2023 n. 407 del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, è attiva la nuova modulistica per richiedere l'ISEE. Resta invariato, invece, il modello di attestazione allegato al decreto interministeriale del 7 novembre 2014.

L'indicatore della situazione economica equivalente è un documento indispensabile per coloro che sono interessati ad ottenere agevolazioni nell'ambito dei servizi sanitari e sociali: posti negli asili nido pubblici, agevolazioni nel pagamento delle tasse universitarie, bonus bebè e asilo nido, assegno di inclusione e così via.

Cosa è cambiato dal 1° gennaio 2024

Le principali modifiche e integrazioni apportate alla modulistica e alle istruzioni per la richiesta dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), come riposta il sito dell'Inps, sono le seguenti:

  1. sono state aggiornate le indicazioni alle varie annualità dei dati presenti nell’ISEE e sono stati inseriti i riferimenti (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e alle certificazioni fiscali relative all’anno di imposta 2022;
  2. sono stati integrati alcuni paragrafi relativi alla DSU precompilata (cfr. le istruzioni per la compilazione, parte 1, paragrafi 3, 3.1, 3.2, 3.3), per recepire la possibilità di autorizzare la precompilazione dei dati da parte dei componenti maggiorenni del nucleo familiare, mediante accesso diretto al Sistema Informativo dell’ISEE con la propria identità digitale (SPID almeno di 2° livello, CIE o CNS) in conformità alle disposizioni del comma 2-bis dell’articolo 2 del decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali del 9 agosto 2019, introdotto dal decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali 12 maggio 2022;
  3. sono stati modificati il Quadro C della DSU integrale e le relative istruzioni per la compilazione (cfr. le istruzioni per la compilazione, parte 3, paragrafo 2.1.3) per tenere conto della norma che ha modificato la soglia della capacità di reddito utilizzata per considerare autonomo lo studente universitario (cfr. l’art. 3 del decreto del Ministro dell'Università e della ricerca 17 dicembre 2021, n. 1320). In particolare, a seguito della modifica normativa, la predetta soglia è fissata a 9.000,00 euro annui, fatta salva la possibilità per i soggetti competenti in materia di servizi per il diritto allo studio di stabilire una variazione massima in aumento o in riduzione pari al 5% rispetto a tale valore di riferimento;
  4. è stato ridenominato il campo relativo ai proventi agrari del Quadro FC4 del modello DSU Mini e DSU Integrale e, conseguentemente, è stato rivisto il relativo paragrafo 6.3, parte 2, delle istruzioni per la compilazione;
  5. sono stati modificati i modelli e le istruzioni per la compilazione (istruzioni per la compilazione parte 2, paragrafi 1.1 e 1.1.7; parte 3, paragrafo 1.2.1.1) per recepire l’abrogazione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, dell’articolo 2, comma 5, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26 (cfr. l’art. 1, comma 318, della legge 29 dicembre 2022, n. 197), che prevede l’attrazione nel nucleo dei genitori del figlio maggiorenne non convivente a loro carico ai fini IRPEF se di età inferiore a 26 anni. In tale modo, a decorrere dal 1 gennaio 2024, troverà nuovamente applicazione il comma 5 dell’articolo 3 del D.P.C.M. n. 159/2013, in base al quale è prevista la suddetta attrazione a prescindere dall’età del figlio maggiorenne non convivente con i genitori, nel caso non sia coniugato e non abbia figli;
  6. sono stati inseriti, all’interno delle istruzioni, due nuovi paragrafi: uno relativo ai “Componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere” (istruzioni per la compilazione parte 2, paragrafo 1.1.8) e uno denominato “Condizioni aggiuntive ai fini della richiesta dell’Assegno di inclusione” (istruzioni per la compilazione parte 2, paragrafo 1.1.11) e, conseguentemente, sono stati modificati e integrati alcuni paragrafi già presenti nelle istruzioni parte 2 (paragrafi 1.1.2, 1.1.3 e 1.1.4).

Come richiedere l'ISEE

Per ottenere l’ISEE è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), comprendente dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare. La DSU è valida dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo.

La Dsu può essere presentata all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata, al Comune, ad un Centro di assistenza fiscale (Caf) e all’Inps attraverso il servizio online appositamente dedicato.

Per la compilazione della DSU per l'ISEE occorrono i seguenti documenti:

  • codice fiscale e documenti di identità del dichiarante e codice fiscale di tutti i componenti
  • contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato, in caso  si risieda in affitto
  • documenti che attestano i redditi percepiti nel secondo anno precedente (per il 2023 è il 2021),ovvero Modello 730 o Modello Unico e Modelli CUD (ed eventualmente documenti o certificazioni relative a redditi esenti, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef,redditi prodotti all’estero,  borse e/o assegni di studio,assegni di mantenimento per coniuge e figli; dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli
  • documenti che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2021
  • Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà
  • Targa o estremi di registrazione al PRA  di autoveicoli e motoveicoli con una cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.

In caso di persone con invalidità all’interno del nucleo familiare è necessario presentare:

  • certificati di invalidità
  • spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale

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