Zia Lidia Social Club presenta “Palazzina Laf” di Riondino
Gli appuntamenti dello Zia Lidia Social Club proseguono con un film di impegno e resistenza civile.
Oggi, 22 gennaio, arriva al cinema Movieplex PALAZZINA LAF di Michele Riondino, presentato in anteprima alla 18ª Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public
(Durata: 99’ Lingua: Italiano)
Due gli appuntamenti previsti:
ore 18.30 proiezione film
ore 21.00 proiezione film con introduzione di Bianca Maria Paladino e Antonio Cataldo
Trama
Taranto, 1997. Caterino Lamanna (Michele Riondino) lavora alla famigerata Ilva. È un operaio siderurgico, abita in una casa fatiscente e ha una fidanzata albanese di nome Anna. Un giorno, Giancarlo Basile (Elio Germano), giovane dirigente dell’azienda, lo convince a diventare il suo “orecchio”, tra gli operai: Caterino dovrà riferirgli quali sono i (mal)umori, anche considerato che gli incidenti sul lavoro, alcuni mortali, continuano ad avvenire.
C’è una dimensione di grottesco, a tratti di onirico, che rende bene (anche se si può solo immaginare) l’infernale contesto della Palazzina Laf: non è un caso che tanti abbiamo citato Elio Petri e il suo La classe operaia va in paradiso. A far da contorno, il sempre bravissimo Elio Germano (qui davvero di luciferina ambiguità), ma vanno citati anche Greta Scarano e Paolo Pierbon, oltre alle musiche di Teho Teardo e la canzone finale di Diodato.
RECENSIONE
Se ne esce indignati e disturbati, ma Palazzina Laf era un film necessario da realizzare. Per riflettere ancora una volta, purtroppo nell’Italia del 2023, sulla condizione operaia, sui maltrattamenti e le discriminazioni sul posto di lavoro, ma più in generale su un sistema produttivo che continua a trattare le persone come numeri e oggetti. A volte, ed è stato evidente nel caso dell’Ilva di Taranto, anche ignorando tutte le conseguenze (fin mortali) della mancata sicurezza in fabbrica e dei risvolti sulla salute di un intero territorio martoriato e mortifero.
(Andrea Zummo - Lavialibera.it)