Zia lidia social club presenta 'France': proiezione e dibattito
Lunedì 16 maggio, alke ore 20.30, presso il cinema Movieplex, la proiezione di F R A N C E di Bruno Dumont.
Cosa aspettarsi
"France è la storia di una giornalista star di un canale che trasmette solo notizie per 24 ore al giorno, sullo sfondo di un mondo fortemente sconvolto da quell'universo quasi parallelo dei media e dei social network. Le società umane hanno perso parte della loro normalità e dei loro equilibri naturali a causa di una società iper digitale e comunitaria. L'ipertrofia del nuovo pensiero porta a un disordine che dà una nuova interpretazione della realtà, la distorce e la sconvolge ulteriormente.
Questa nuova ottica digitale causa - attraverso le immagini e i suoni dei media e la loro realtà sempre ricostruita e distorta - conseguenze sociali e simboliche che non sempre si possono prevedere. Un esempio è quello dei gilet gialli: l'indumento, appositamente di colore fluorescente per migliorarne la visibilità a scopo antinfortunistico, ha finito con l'essere indossato anche dagli scolari per camminare normalmente per strada. In poche parole, i media e internet hanno cambiato il senso di ogni cosa e nel loro tumulto causano una sorta di demenza sbagliata.
La finzione sta avendo la meglio sulla realtà. Le immagini e i suoni costruiscono un mondo parallelo che nulla ha a che vedere con ciò che è vero. Un tempo, la finzione era relegata al cinema. Ora esce invece dalle sale e confonde le linee di demarcazione: la realtà diventa una finzione e la finzione un universo alternativo. Possiamo dire che oggi c'è tanto cinema ovunque, in tutti i media.
L'industria mediatica è un'industria di massa che sfrutta per i suoi fini le possibilità infinite e sconosciute date dalla finzione: nel mondo dell'informazione il vero non corrisponde più alla realtà ma al modo in cui questa viene mediata e trasfigurata. In tale contesto, la connivenza dei giornalisti è qualcosa di tragico ed eroico al tempo stesso. La loro sincerità è spesso dolorosa da vedere: si credono ancora liberi ma, se sono in onda, è perché si sono uniformati a un sistema che li usa per i loro scopi. Tutto questo teatro mediatico - e lo star system che genera - dice molto sulla modernità, sul mondo parallelo che è il reale e su ognuno di noi, che ne fa parte.
France de Meurs incarna la giornalista star del sistema mediatico: un'eroina cinematografica dalla coscienza tragica, tutta illuminata e tutta umana. Lei è l'allegoria di un sistema divenuto oramai una macchina per diventare brutale: la rappresentazione di un evento conta più dell'evento stesso". (Film tv)