Rivive l'antica leggenda con La Cavalcata di Sant'Anna
Fede e leggenda si rintrecciano domenica 30 luglio, dalle ore 8.00 alle 14.00, a San Mango sul Calore in occasione dell'emozionante e suggestiva Cavalcata di Sant'Anna.
La Cavalcata di Sant'Anna rievoca un'antica leggenda popolare. Si narra che un cavaliere che cavalcava in questi luoghi chiese l'aiuto di Sant'Anna perché la consorte potesse avere un figlio. Esaudito il miracolo, il cavaliere organizzò un corteo di cavalieri in onore di Sant'Anna.
É sicuramente difficile ricostruire un rito che affonda le sue radici in un misto di storia e leggenda, ma il forte attaccamento per le proprie origini fa sì che nel comune di San Mango si ripeta ogni anno una tradizione antica molto sentita dalla popolazione. Tutto comincia alle prime ore del mattino, quando, partendo dalla Casa Comunale, un corteo equestre, con in testa il Sindaco seguito da Consiglieri Comunali e vari cavalieri provenienti anche dai paesi vicini, tutti vestiti con costumi d’epoca medioevale, si porta presso “la chiesetta del Cemeterio” (Chiesa di San Vincenzo) per compiere i rituali tre giri attorno ad essa (per tradizione, solo dopo aver effettuato il primo giro, i cavalieri possono iniziare il lancio dei confetti). Successivamente, procedendo al passo, il corteo percorre le strade del paese dove, tutte le porte delle abitazioni vengono aperte per ricevere i confetti lanciati dai Cavalieri. Terminato il passaggio attraverso il Centro Storico, il corteo scende a valle costeggiando il fiume Calore e, rasentando il “PONTE ROMANO detto di Annibale”, risale sul poggio ove è situata la Chiesa di Sant’Anna. I Cavalieri, accolti dagli applausi e dalle grida di gioia della folla convenuta, per tre volte, come è usanza, girano intorno alla Chiesa, passando con agilità fra i numerosi pellegrini accorsi, vi entrano e vi escono attraverso le porte laterali lanciando a piene mani grandi quantità di confetti sia sull’altare dove si trova la Statua della Santa e sui fedeli in segno di speranza e di abbondanza.
I confetti, associati al culto della Santa, sono considerati apportatori di fertilità e miracolosi per la salute delle donne: per questo, è frequente incontrare donne incinte, pronte a raccoglierli a terra e a mangiarli.