Le spunziatrici, i tortani e l'oro: a Castelvetere i riti e il programma per la festa di S. Maria delle Grazie
Il 28 aprile a Castelvetere sul Calore, avrete la possibilità di assistere ad uno dei riti più suggestivi dei nostri tempi.
Fede, tradizioni, cultura e leggenda si intrecciano in occasione della Festa della Madonna delle Grazie. Rivive così ogni anno nel mese di aprile la storia dei tortani, delle bellissime spunziatrici e dei loro cavalieri. Un culto che impegna l'intera comunità per settimane intere, tutti intenti nella preparazione delle ciambelle di pane che saranno in parte utilizzate per la realizzazione dell'altare nella Chiesa di San Lorenzo.
Le sponsatrici, invece, sono le ragazzine che dispensano il pane durante la festa in onore della Madonna delle Grazie. Sono loro le vere protagoniste di un rito antichissimo che unisce la comunità in un momento celebrativo che inzia già molte settimane prime.
I momenti clou saranno, poi, dal 27 al 29 aprile, giorni in cui sfilano le bellissime spunziatrici e i loro cavalieri. La celebrazione consiste nella processione delle bambine di circa otto anni, vestite di bianco e ornate da numerosi monili d’oro (a emulazione della statua della Madonna delle Grazie), accompagnate da un cavaliere (di solito un parente, fornito di un bastone per difenderle) e da una madrina.
Il nome di spunziatrici si adatta al ruolo che le bambine hanno dopo la processione: munite di ceste, assieme al loro cavaliere hanno il compito di portare i tortani (pane della Madonna) in tutte le case del paese.
Già in marzo si comincia con la raccolta della tanta legna che servirà poi per panificare. Successivamente il Parroco, con un gruppo di volenterosi, batterà il paese e le sue campagne alla ricerca della materia prima: la farina (o il denaro per comprarne). La festa del 28 aprile richiede infatti la preparazione di circa quarantacinquemila forme di pane.
Raccolte così legna e farina, si deve dare forma e vita ai tortani: le sagge vecchiette del paese si riuniscono, assieme alle future dispensatrici, in un piccolo locale al cui interno è presente un forno. Le donne preparano le forme, le infornano e le sfornano; le bambine aiutano ordinando il pane così creato su degli scaffali di legno.
C'è poi la raccolta dell'oro che adornerà le dispensatrici: i loro genitori chiedono in prestito i preziosi di famiglia a parenti e amici, catalogando ogni pezzo con un numero e il nome del proprietario. Il giorno prima della celebrazione, l'oro verrà pazientemente cucito sui corpetti degli abiti delle bambine.
Pochi giorni prima della festa, la chiesa di San Lorenzo (dove aveva sede la Confraternita di S. Maria delle Grazie) viene allestita con drappi preziosi e fiori, nonché con un piccolo altare formato proprio da tanti tortani, dal quale le dispensatrici attingeranno il pane benedetto durante i necessari rifornimenti.
Il giorno seguente, il 29 di aprile, la festa continua per le campagne: le spunziatrici devono distribuire il pane anche nei piccoli agglomerati vicini. A seguito, un’orda di ragazzi di tutte le età che le accompagnano per l'intero tragitto, percorso rigorosamente a piedi e che dura circa sei ore.
(Foto di Giovanni Bocchino)
Info programma in locandina