Ospedaletto in festa con la Sagra della Castagna del Prete
Il 12 e il 13 ottobre si terrà ad Ospedaletto d'Alpinolo la quinta Festa della Castagna del Prete.
La castagna regina dell'autunno irpino sarà la protagonista di un evento che celebra il gusto di una tradizione antica che ha reso grande il nome di Ospedaletto per la produzione della squisita frutta secca lavorata secondo un procedimento molto particolare. Le castagne del prete sono infatti tipiche del luogo. Da tempo immemore ad Ospedaletto vengono realizzate secondo la ricetta originale.
Oggi sono conosciute anche nel resto della Campania, ma la loro tecnica di produzione è rimasta invariata: in locali detti "gratali", le castagne fresche ancora con il guscio, vengono disposte su graticci di legno, al di sotto dei quali si accendono i fuochi alimentati da legna di castagno. Il fuoco deve essere lasciato acceso per 15 giorni, in modo tale da fare seccare completamente le castagne, che dopo vanno tostate in forno per 30 minuti circa. A questo punto, per farle insaporire e reidratare, vengono immerse in cassoni di plastica pieni di acqua o di acqua e vino. Si dicono castagne "infornate" o "nvornate", quando vengono sgusciate prima di essere poste sul fuoco. Quando, invece, le castagne sono caratterizzate da un'alta percentuale di umidità, nonostante la permanenza sui graticci, rimangono "mosce" e, una volta tolte dal fuoco, vengono infilate ad uno spago, a mo di rosario ed appese in attesa di essere consumate. Le castagne mosce o "tenerelle", nate come castagne del prete mal riuscite oggi si preparano di proposito, poiché sono assai richieste dal mercato, essendo molto saporite e zuccherine, oltre che conservabili per diversi mesi.