Nicola Di Iorio presenta il libro ad Ariano
L’associazione culturale ‘Vizio di Leggere’ festeggia il primo compleanno con la presentazione dell’ultima fatica letteraria di Nicola Di Iorio, ‘Rosso dalla Terra’. Sabato 20 febbraio, alle 17.30, presso il centro pastorale San Francesco si parlerà del Taurasi e dell’Irpinia legati da un unico destino grazie al libro di Di Iorio. Dopo i saluti del sindaco di Ariano Irpino, Domenico Gambacorta, e della presidente dell’associazione ‘Vizio di Leggere’, la professoressa Carla Moccia, interverranno l’autore Nicola Di Iorio, il coordinatore della Facoltà di Enologia di Avellino, Luigi Moio, il segretario Slow Food Colline Ufita Taurasi, Pasqualino Miano, la giornalista Flavia Squarcio, il regista de ‘L’Ultima Fermata’ Giambattista Assanti, e Giacomo Pastore dell’Associazione Produttori Taurasi.
Nicola Di Iorio da anni è impegnato a raccontare il suo territorio e ad accrescere l'immagine dell'Irpinia e dei suoi 'brand' al di fuori di stereotipi e luoghi comuni. Esperto di comunicazione, sviluppo locale, sommelier e cultore della storia del Mezzogiorno è alla sua seconda fatica letteraria. “Rosso dalla terra” è il mio secondo titolo, dopo ‘L'Irpinia dell'accoglienza tra desiderio e realtà’ uscito nel 2011 e nato dalla mia esperienza di presidente della Comunità Montana Terminio-Cervialto.
Penso che l'Irpinia per migliorare i numeri del turismo abbia bisogno di politiche efficaci che facciano riferimento alle risorse territoriali e alle nuove domande del turismo moderno. ‘Rosso dalla Terra’ è un atto d'amore e nasce dalla consapevolezza che la matrice agricola ha da sempre caratterizzato l'economia irpina. La vite è la più antica produzione locale ma col tempo è tutto mutato, e si è pensato più al business tout-court che a uno sviluppo armonico del territorio. Voglio però ricordare che l'Irpinia è l'unica provincia italiana ad avere tre docg e una doc: è un record di cui dovremmo andare fieri ma non siamo stati ancora capaci di farlo pesare sui mercati che contano. E poi la nascita esponenziale di cantine su un territorio ristretto non ha giovato certo alla qualità del prodotto e ha innescato uno scontro commerciale che non fa bene al comparto”, le parole di Di Iorio.