Lustri Cultura in Dies, appuntamento a Montoro con la sezione "Happening"
Giovedì 7 luglio, alle ore 19:00, presso il cortile di Palazzo Machiarelli, a Montoro (AV), appuntamento con la sezione Happening, curata da Enzo Marangelo, di Lustri Cultura in dies, progetto realizzato dall’Associazione Culturale Hypokritès Teatro Studio per la direzione artistica di Enzo Marangelo. Quest’anno l’evento, giunto alla sua VII edizione, è sostenuto dalla Società Cooperativa Sociale Onlus L’isola che c’è, presieduta da Speranza Marangelo, che lo ospita nel prestigioso Palazzo Macchiarelli a Montoro (AV).
La rassegna si articola in cinque sezioni: Ozio, Etica, Politica, Happening e Residenze, le quali prevedono eventi legati agli ambiti letterario, filosofico e performativo. Il progetto si avvale del patrocinio morale del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli “Federico II” e della Società Filosofica Italiana sezione napoletana “G. Vico”.
La sezione Happening, curata da Enzo Marangelo, consiste nel progetto perfomativo della rassegna, vuole essere una osmosi tra lo spazio artistico e la dimensione ideativa e creativa dello spettatore. Dopo gli incontri di Etica e Politica che hanno trattato temi più collettivi, legati al rapporto dell’individuo con il mondo artificiale e con la sfera sociale, il discorso si fa più intimo e tocca più da vicino l’individuo nella sua umanità. Happening si svolge in un unico evento 2E, che condurrà il pubblico in un viaggio attraverso testi poetici letti dallo stesso Marangelo, accompagnati dalle musiche di Nico D’Alessio, e si terrà all’aperto, nel cortile di palazzo Machiarelli, giovedì 7 luglio alle ore 21:00. Le liriche sono di poeti irpini e poeti italiani classici e contemporanei. Tra le opere dei poeti irpini ci sono: La mia terra di Vincenzo D’Alessio, I capelli del vento di Emilia Dente, Sulle montagne di Domenico Cipriano.
Maestro Marangelo, quale è la funzione della sezione Happening nel percorso di questa settima edizione di Lustri? R. Riconsidera il senso del Teatro e la sua fruizione. Il cortile di palazzo Macchiarelli diventa uno spazio ideologico, dentro cui si realizza un accadimento artistico partecipato. Senza confini strutturali, il qui ed ora diventa curiosità riflessiva e fascino creativo. Il luogo di una comunità pensante che attraverso la ritualità del teatro si rivela a se stessa e non finisce per essere solo un ente economico che vuole lo spettatore passivo del divertimento personale di qualcuno.
Perché 2E? R. Il titolo 2E è un acronimo e vuole sintetizzare il binomio artistico e simbiotico tra poesia e musica attraverso un dialogo tra versi e note, tra attore e musicista (ndr. Marangelo e D’Alessio) che collaborano da tempo e che sono legati da un’amicizia e da un sentmento di stima personale e di rispetto, al di là del lavoro. Questo studio quindi è il frutto naturale a cui la collaborazione fra i due ha portato.
Lo stesso D’Alessio, musicista, la cui formazione attraversa diversi generi musicali (dal rock al pop italiano, alle rassegne jazz, alla musica contemporanea, con la chitarra classica) ricorda come la collaborazione con Marangelo prosegue in una continuità storica, iniziata già con il padre Vincenzo D’Alessio, ha percorso tappe importanti il cui acme si è avuto nella realizzazione del docufilm I luoghi dell’anima (2015 ndr), quando la collaborazione tra i due artisti e il poeta Vincezo D’Alessio ha raggiunto il livello più alto.
Le liriche scelte conducono lo spettatore /ascoltatore a contatto con la sfera intima e personale. Qual è l’invito che rivolge agli spettatori, in che modo possono partecipare attivamente alla fruizione delle poesie? R. La poesia è la forma più alta che l’essere umano possa concepire, in quanto gli permette di raggiungere un livello elevato di nobiltà d’animo. Ha un’azione ritemprante, catartica che porta l’individuo al benessere psicofisico, ma gli offre anche la possibilità di conoscere e riascoltare autori che sono noti. Anche la musica ha un ruolo importante in quanto dà l’opportunità di vivere maggiori sensazioni derivanti dall’ascolto di brani. Nico D’Alessio aggiunge «Anche nella composizione dei brani, c’è l’intenzione di riprodurre il gioco di modernità e antico che si vede nella scelta delle poesie. Da qui, quindi, una visione artistica che vuole un superamento innovativo della tradizione partendo proprio da essa».
Il pubblico potrà seguire la scaletta di poesie attraverso il programma che verrà dato all’ingresso.Il resto è destinato al fruitore, all’ascolto e al suo definirsi.
Le poesie proposte in 2E sono sia di autori rappresentativi della letteratura italiana sia di autori che hanno una caratterizzazione più territoriale, come quelli irpini.