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Laceno d'Oro International Film Festival, presentata la 48esima edizione

L'edizione 2023 andrà in scena dal 3 al 10 dicembre al Cinema Partenio con proiezioni anche al Movieplex di Mercogliano. Ospiti d'onore Robert Guédiguian, che aprirà il festival, e Paul Schrader

Si rinnova l'appuntamento con il Laceno d'Oro International Film Festival. La 48esima edizione della manifestazione cinematografica irpina andrà in scena dal 3 al 10 dicembre. Otto giorni di proiezioni, incontri con gli autori, concerti, mostre, masterclass e workshop e ben tre concorsi internazionali: “Laceno d’Oro 48”, riservato ai lungometraggi sia finzione che documentari, “Gli occhi sulla città”, dedicato ai cortometraggi sui temi degli spazi urbani, dell’ambiente e del paesaggio, declinati con la massima libertà, e “Spazio Campania”, la sezione dedicata alle produzioni realizzate sul territorio campano o da autori campani. 

Al via dal 3 dicembre la 48esima edizione: ospiti d'onore Robert Guédiguian e Paul Schrader

La storica rassegna del cinema del reale di Avellino, fondata nel 1959 da Pasolini insieme con gli intellettuali irpini Camillo Marino e Giacomo D’Onofriosi, si aprirà all'ex cinema Eliseo domenica 3 dicembre alle ore 18 con la masterclass aperta al pubblico tenuta dal maestro del cinema sociale francese Robert Guédiguian che, successivamente, presso il Movieplex di Mercogliano riceverà il Premio alla Carriera “Pier Paolo Pasolini”. A seguire la proiezione dell’ultima produzione firmata Guédiguian, "Et la fête continue!".

L'altro grande protagonista di fama internazionale dell'edizione 2023 del festival sarà Paul Schrader al quale è stato attribuito il Premio alla Carriera “Laceno d’oro”. Il regista, Leone d’Oro alla Carriera nel 2022, venerdì 8 dicembre terrà una masterclass aperta al pubblico alle ore 18.00 e, a seguire, ritirerà il prestigioso riconoscimento da parte del festival irpino. Al termine della premiazione Schrader presenterà al pubblico la sua opera più recente, Master Gardener, in uscita nelle sale italiane dal 14 dicembre con Movies Inspired. Il Festival dedicherà inoltre al regista una retrospettiva che conta altri 5 titoli.

Pellecchia: "Il festival è in una fase di crescita. Grande attenzione alla formazione"

"Il programma si arricchisce di tante anteprime nazionali rispetto agli anni precedenti. Sotto questo punto di vista il festival sta crescendo e ne siamo orgogliosi - ha spiegato Maria Vittoria Pellecchia, direttrice artistica del Laceno d'Oro, alla conferenza stampa di presentazione dell'edizione 2023 del festival che si è tenuta nella giornata di oggi a Palazzo Caracciolo - ci sono novità legate anche alla formazione. Quest'anno abbiamo siglato una partnership con il Dipartimento Davimus dell'Università di Salerno, che curerà alcune lezioni del workshop 'Ad occhi aperti'. Una collaborazione di cui siamo felicisssimi perché crediamo fermamente nella formazione del pubblico di domani".

"Il Laceno d'Oro - ha aggiunto - riflette sul mondo sia sul quotidiano sia sullo straordinario attraverso una linea ben precisa che è quella del cinema del reale e un linguaggio cinematografico che sa passare dalla fiction al documentario riuscendo a sondare ogni aspetto della nostra realtà. I topics di quest'anno sono tanti e ricalcano gli interessi che il festival ha sempre avuto come la rivolta, le guerre, i diritti, temi sociali e umani".

Spagnuolo: "Restiamo fedeli al cinema del reale guardando verso nuovi orizzonti e linguaggi"

"Gli appuntamenti più importanti di questa nuova edizione sono i due Premi alla Carriera, che saranno consegnati a Robert Guédiguian e a Paul Schrader, e la premiazione dei film vincitori dei concorsi internazionali di Spazio Campania a cui seguirà un concerto. Durante tutta la settimana assisteremo a un ricchissimo cartellone di film in concorso e fuori concorso, molti dei quali in anteprima italiana. La tradizione del Laceno d'Oro è una tradizione di attenzione al cinema del reale. Siamo coerenti con questa tradizione ma allo stesso tempo allarghiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti e linguaggi" ha spiegato Antonio Spagnuolo, presidente del Circolo ImmaginAzione di Avellino.

“Sono grato al professore Spagnuolo per aver accolto positivamente la mia richiesta. L'Eliseo ospiterà l'apertura dell'edizione 2023 del Laceno d'oro International Film Festival con l'auspicio che a partire dal prossimo anno la manifestazione, che ormai ha una caratura internazionale, possa svolgersi lì per intero o in larga parte” ha dichiarato il sindaco del capoluogo irpino Gianluca Festa.

Per quanto riguarda l'ex Eliseo, il primo cittadino ha aggiunto: “Stiamo lavorando per ripulire la facciata da quelle scritte orrende che hanno deturpato la struttura. Chiaramente attendiamo il via libera della Soprintendenza essendo un bene vincolato". In merito all'individuazione del direttore generale della Fondazione Città di Avellino: "Sono pervenuti tre curricula, quindi nei prossimi giorni convocherò il Cda per ufficializzare il nome”.

Il festival si concluderà il 10 dicembre al Cinema Partenio con la Cerimonia di premiazione dei vincitori dei tre concorsi internazionali: “Laceno d’Oro 48”, “Gli occhi sulla città” e “Spazio Campania”. Quest'ultimo premio, da quest’anno, sarà dedicato alla giovane regista prematuramente scomparsa Chiara Rigione.
Sono 10 i film in gara per il premio “Laceno d’Oro 48”, riservato ai lungometraggi di finzione o di ‘cinema del reale’ e ai documentari, tra cui ben sei anteprime nazionali: Cidade Rabat di Susana Nobre (Francia e Portogallo); At Night, The Red Sky di Ali Razi (Iran e Francia); A Batalha da Rua Maria Antônia di Vera Egito (Brasile); Samsara di Lois Patiño (Spagna); Facing Darkness di Jean-Gabriel Périot (Francia, Svizzera, Bosnia-Erzegovina); Whispering Mountains di Jagath Manuwarna (Sri Lanka). In giuria la direttrice artistica del Festival Internazionale del Cinema di La Roche-sur-Yon e regista Charlotte Serrand, il critico cinematografico Daniele Dottorini e il regista Alessandro Comodin.

In lizza per “Gli occhi sulla città” 25 cortometraggi sui temi degli spazi urbani, dell’ambiente e del paesaggio, tra i quali l’anteprima mondiale Wundermediterraneankammer di Carlo Michele Schirinzi (Italia). A decretare il vincitore tra le opere in concorso il regista Gianluca Matarrese, il direttore artistico del Sicilia Queer filmfest Andrea Inzerillo e la regista Salka Tiziana.

Sono 11, invece, le opere per “Spazio Campania”, la sezione dedicata alle produzioni realizzate sul territorio campano, che saranno giudicate dal critico cinematografico Domenico Saracino, dalla programmer e regista Adelaide De Fino, dal regista Elio Di Pace.

Le opere vincitrici si aggiudicheranno un premio di Euro 3000 per lunghi e doc, di Euro 1500 per i corti e di Euro  1.000 per “Spazio Campania”. Non mancheranno i Premi del Pubblico assegnati dalla Giuria Pop - per le sezioni “Laceno d’Oro 48” e “Spazio Campania”.  Quest’anno arriva anche il premio Supercinema che riconosce i risultati ottenuti nella direzione artistica del film. Un premio al Design per il Cinema a 360° che va dalla scenografia, con le proprie soluzioni di interior ai props presenti nel film, fino al design di testi e titoli di coda.

In programma anche la sezione “Fuori concorso” con tanti titoli, tra cui Mi fanno male i capelli di Roberta Torre, film vincitore del Premio “Monica Vitti” Miglior Attrice ad Alba Rohrwacher, 1048 Lunes di Charlotte Serrand in anteprima italiana, Gigi la legge di Alessandro Comodin,  El Paraiso di Enrico Maria Artale e l’evento speciale (6 dicembre) L'Expérience Zola di Gianluca Matarrese, seguito dal concerto di Cantautoma, che ha curato la colonna sonora.

Tra gli eventi più attesi, il live sperimentale VisionAria, in anteprima nazionale. Un progetto nato dal musicista Alessandro D’Alessandro - vincitore della Targa Tenco (miglior album in dialetto) per il disco 'Canti, ballate ed ipocondrie d'ammore' (Squilibri) realizzato insieme a Canio Loguercio -  insieme al visual artist Gianluca Abbate. L’appuntamento è ad Avellino il 10 dicembre al Cinema Partenio, dopo la Cerimonia di Premiazione delle opere in concorso. Le videoproiezioni di Gianluca Abbate che accompagneranno le musiche e i suoni di Alessandro D’Alessandro mirano a unire epoche e stili differenti. I visual live si svilupperanno narrativamente lungo tutto il percorso dello spettacolo. Questo sarà reso possibile grazie all'uso di diverse tecniche che spaziano dal cut-out al collage animato. La fusione di tradizione e modernità, in linea con le musiche, con l'uso di grafica computerizzata, riprese dal vivo, inserti di altri film, immagini d'archivio, mescolando colori e bianco e nero, darà vita alla narrazione visiva.

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