Gesualdo, si rinnova la rievocazione storica de 'Il Volo dell'Angelo'
Una festa simbolica che affonda radici nella storia agricola di questo territorio. È il Volo dell'Angelo di Gesualdo che si svolge annualmente nell'ultima domenica di agosto, in occasione dei festeggiamenti per San Vincenzo Ferreri. Quest'anno l'appuntamento è fissato per il 27 Agosto 2023.
Un rituale religioso che nasce per ringraziare il Santo Patrono dell'abbondanza dei raccolti. La fune utilizzata viene tesa fra la torre del Castello di Gesualdo e il campanile della Chiesa del SS. Rosario. A essa viene legato un bambino vestito da Angelo che fa il cosiddetto volo fino al centro della Piazza Neviera sottostante, dove viene allestito un palco sul quale, ad aspettarlo, c'è un uomo vestito da Diavolo. L'Angelo giunto a metà del percorso in corrispondenza del centro della sottostante piazza, si rivolge prima al Santo e poi al suo popolo.
“O glorioso San Vincenzo Ferreri, io dall'alto vengo e ti saluto, …mi rallegro con te del grande onore che oggi ti rende questo popolo festante…” e poi agitando il suo dardo lancia la sfida al diavolo… “lode a te evviva per sempre a dispetto di Satana e di tutto l'inferno!” …. Il diavolo, nel trambusto di spari e urla disumane, sbuca da sottoterra e risponde: … “di Satana? Di tutto l'Inferno? Quale esile fiato fa cenno al mio nome? Al mio Regno? …Tu! …Chi sei tu, o miserabile uccello dalle ali mozzate che pigolando vai su questa mia terra?".
Segue un alterco in cui il diavolo, dall’atteggiamento subdolo ed ironico, sbeffeggia il popolo delle sue debolezze e dei suoi vizi, facendo vanto della sua potenza sugli uomini, per poi rivolgersi sarcastico al suo nemico.
L'angelo esalta le virtù della fede nell’elogio al santo ed esorta il popolo a combattere le insidie del male con la preghiera per non cadere nelle tentazioni e nel vizio.
La lotta si placa e il diavolo sconfitto ritorna all’inferno inveendo e minacciando, mentre l’angelo vincitore, nel tripudio generale riprende il suo volo fino al Campanile.
Nella processione che segue la lotta, i demoni vinti si aggirano ancora per le strade finché l’angelo ritorna alle sue origini celesti. Ridiscenderà l’anno dopo a ricacciare negli inferi il male e a riportare sulla terra il bene, ritornerà a portare equilibrio tra gli uomini, tra coloro che non sono “né angeli e né demoni, ma angeli e demoni allo stesso tempo”.