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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Termina la IX edizione di Corto e a Capo, Rinaldi: "Il cinema è ancora un'arte viva"

Il festival del cinema nelle aree interne tra le province di Benevento e Avellino ha applaudito e si è appassionato a Pupi Avati e Laura Morante, all'omaggio a Ettore Scola e all'anniversario di Massimo Troisi, senza dimenticare la dedica a Pier Paolo Pasolini

Dal 22 al 27 agosto 2023 si è svolto il Festival del cinema delle aree interne: Corto e a Capo – Premio Mario Puzo alla sua IX Edizione. Filo conduttore di questa edizione è stato Il Posto dei Sogni: Sguardi su un entroterra in grado di chiedere, ridere e sperare. 

"Quest'anno ci siamo dati l'obiettivo di accendere la luce del nostro proiettore sui sogni, sulla possibilità delle aree interne di poter continuare ad essere un posto dove la speranza non lasci il posto alla rassegnazione". Così il direttore artistico Umberto Rinaldi commenta la IX Edizione con tante novità e buone conferme. "Il nostro tour ci ha dato proprio questa sensazione, sia nei paesi in cui siamo stati per la prima volta che in quelli in cui abbiamo già fatto diverse tappe, l'aggregazione di fronte allo schermo, la volontà di partecipare a dibatti, proiezioni, incontri con gli autori e perfino workshop. Il cinema nelle zone toccate dal nostro festival ci ha dato la sensazione di essere ancora un'arte viva, così come vivi ci sono sembrati i paesi, le piazze e l'espressione delle tante persone che abbiamo incontrato. La proposta passata sui nostri schermi è arrivata da oltre trenta paesi ma non ha trascurato il locale, dando spazio a giovani talenti, a esperimenti cinematografici e racconti del territorio. Tante storie, tante tematiche in grado di far aprire i centri toccati dal festival al mondo intero e allo stesso tempo di aprire dibattiti e riflessioni su tematiche universali, alcune delle quali rappresentano anche le istanze e i sogni delle aree interne. Portare il cinema dove il cinema non è di casa significa anche organizzare eventi e momenti di interazione per chi il cinema è abituato a viverlo come una cosa distante e poco socializzante. La presenza di alcuni scrittori, degli autori e di alcuni nomi importanti del cinema Italiano come Pupi Avati e Laura Morante hanno consentito che il mondo del cinema si avvicinasse per un po’ e, con la loro esperienza e i loro racconti, sono stati proprio loro a suggerire agli abitanti di queste aree di non mollare, a sottolineare la ricchezza e la vivacità della provincia e la sua prerogativa ad essere, forse più che i grandi centri, il posto dove i sogni vivono, si alimentano e, perché no, a volte si realizzano.

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