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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Indicibili violenze dall’ex compagno: "Sei anoressica. Ti uccido e ti faccio togliere il bambino"

Vi raccontiamo la storia di un dramma senza fine, divenuto ancora più atroce nel momento in cui la coppia ha saputo di stare aspettando un figlio

È una storia di violenza ogni oltre limite quella che i carabinieri di Altavilla Irpina si sono sentiti raccontare da una donna. Una violenza che arrivava dalla persona che più di ogni altra, invece, avrebbe dovuto rimanerle accanto: l’ex convivente. Quest’ultimo, aveva trasformato la vita della compagna in un vero incubo; schiacciandola sotto il peso delle minacce, del disprezzo e delle assurde e raggelanti accuse di dubbia moralità. Una escalation di aggressività divenuta ancora più intensa nel momento in cui, la coppia, veniva a conoscenza del fatto che - lei - stesse aspettando un bambino. Ciò l'aveva indotta ad interrompere la relazione nell'aprile 2022 (episodio scatenante, era stato il rifiuto del compagno di accompagnarla presso una struttura sanitaria nonostante accusasse malori ed avesse perdite ematiche). Tuttavia, anche dopo essersi allontanata dall'abitazione, il compagno aveva continuato con i suoi comportamenti aggressivi e minacciosi, tanto da costringerla a cambiare le sue abitudini di vita. Un’infinità di messaggi in cui minacciava di mandarle i servizi sociali per toglierle il bambino, in quanto incapace di crescerlo perché anoressica. Ormai la donna era precipitata in un baratro, dove veniva quotidianamente umiliata, offesa e vessata in tutti i modi.

Violenze che andavano a segno con ancora maggiore semplicità perché, a subirle, era una persona particolarmente fragile - che, in passato, aveva avuto problemi di anoressia. Insulti affilati come lame: "zo***la...pu***na...miserabile.. ". Inoltre, in più occasioni, la colpiva con schiaffi, pugni o le tirava i capelli. 

La vita di una donna è stata salvata, ora non lasciamola sola

Questo - e molto altro ancora - rendeva indiscutibili i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo; che veniva accusato di maltrattamenti e atti persecutori. La ripetizione delle condotte violente e la pluralità delle minacce e delle molestie, sono espressione di una marcata pericolosità sociale che, certamente, doveva essere arginata in qualche modo. Pertanto, la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna, era davvero l’unica strada percorribile. Adesso, purtroppo, questa terribile vicenda è destinata a continuare nelle aule del Tribunale. L’avvocato Danilo Iacobacci difenderà la giovane vittima. Il compagno, invece, sarà difeso dall’avvocato Michele Scibelli. La speranza, ormai, è che tutto questo dolore e questa sofferenza che, per troppo tempo, hanno rappresentato l’oscura ombra sempre alle spalle di questa giovane donna incinta, adesso, restino per sempre sconosciute alla vita che, costei, porta in grembo.

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