Uniti contro la violenza di genere: firmata intesa operativa
Nel Palazzo di Governo, oggi è stato firmato un importante accordo denominato "Contrasto alla violenza di genere e interventi a sostegno delle vittime"
Oggi, presso il Palazzo di Governo, è stata firmata l'Intesa operativa "Contrasto alla violenza di genere e interventi a sostegno delle vittime", nell'ambito del "Protocollo di intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza sulle donne". La firma ha coinvolto il Prefetto, Paola Spena, i dirigenti istituzionali e sanitari, insieme agli Ambiti Territoriali Sociali della provincia. L'iniziativa si colloca nel contesto delle recenti disposizioni nazionali, mirando a definire procedure uniformi all'interno della rete di supporto alle vittime di violenza e a monitorare regolarmente l'evoluzione del fenomeno a livello provinciale.
"Volevamo organizzare e rendere più concreta un'azione già attuata sia in termini preventivi che di contrasto al fenomeno odioso della violenza sulle donne", ha dichiarato il Prefetto Paola Spena. "A cosa serve? Serve a garantire che in qualsiasi momento di emergenza, indipendentemente dall'orario - sia di giorno che di notte, nei giorni feriali o festivi - una donna che si rivolga ai servizi di pronto soccorso, alle guardie mediche o alle forze dell'ordine trovi anche il supporto immediato di un'assistenza sociale o di un referente degli ambiti, i cui numeri di cellulare sono parte integrante di questa intesa. Ecco perché è un'intesa operativa che potrà offrire agli operatori sanitari e alle forze dell'ordine, in particolare alle donne, un momento di attenzione con una specializzazione ulteriore.
Siamo tutti chiamati a impegnarci verso un unico obiettivo: l’effettiva tutela delle donne
"Qual è l'obiettivo? - prosegue il Prefetto di Avellino - Sia quello di evidenziare aspetti talvolta non immediatamente individuabili, per rafforzare la consapevolezza delle donne sull'importanza di allontanarsi da situazioni pericolose e affrontare percorsi difficili, quanto quello di comprendere appieno le situazioni di difficoltà e rafforzare il lavoro successivo anche in termini repressivi. Tuttavia, ciò che volevamo, insieme al Signor Procuratore, era potenziare il momento della prevenzione coinvolgendo tutti gli attori della rete territoriale, utilizzando un unico modello di analisi della situazione al fine di uniformare le procedure, il che è altrettanto importante. Oggi abbiamo ottenuto non solo l'adesione a questa intesa operativa, ma anche l'adesione a una passione che ci unisce tutti: impegnarci al massimo per creare una rete di assistenza e protezione alle donne. Questo impegno sarà monitorato e accompagnato da un gruppo di persone che sono stati assi portanti e che continueranno ad esserlo. Speriamo che questo impegno, monitorato e supportato da momenti di confronto per migliorare eventuali criticità, renda l'assistenza alle donne in momenti di difficoltà quanto più efficace e immediata possibile".
“Sfatiamo il luogo comune secondo il quale, alla Procura, interessa solo la repressione; in realtà, l’intervento repressivo è una sconfitta, perché significa che il danno è già stato fatto”, dichiara il Procuratore Domenico Airoma. “La cosa più importante è creare una prevenzione effettiva e adeguata e, per fare in modo che ciò accada, non bastano soltanto le leggi, occorrono anche operatori preparati. Questa intesa mette insieme diversi livelli: dall’assistenza sociale, a quella amministrativa e anche all’assistenza sanitaria e giudiziaria. Siamo tutti chiamati a impegnarci verso un unico obiettivo: l’effettiva tutela delle donne. Questo è il salto di qualità che ci proponiamo di fare”.
