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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Vincenzo De Luca a processo: danno erariale per la smart card regionale dei vaccini Covid-19

L'avvocato Andrea Castaldo, che difende il presidente della Campania: dimostreremo che l'attestazione regionale "aveva finalità ulteriori e diverse rispetto al Green pass"

Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e altre sei persone sono state rinviate a giudizio dinanzi alla Corte dei Conti. La contestazione, formulata a seguito di indagini della Guardia di Finanza, riguarda una smart card introdotta nel territorio regionale nel 2021, finalizzata a dimostrare che si era vaccinati contro Covid-19. Secondo l'accusa la produzione delle card sarebbe stata una spesa inutile perché si sovrapponeva alla Certificazione verde europea, nota anche come green pass. Il danno erariale stimato è di 3,7 milioni di euro. 

Al presidente della giunta campana è contestato il 25% del danno complessivo, pari a oltre 928 mila euro. Con lui sono stati citati a giudizio Italo Giulivo coordinatore dell'Unità di Crisi regionale per l'emergenza epidemiologica da Covid-19; Antonio Postiglione, membro e vice dell'Unità di crisi, e gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello.

 "La nostra linea difensiva resta quella che abbiamo sempre evidenziato, ovvero che la 'smart card' non si trattava affatto di un doppione, ma aveva finalità ulteriori e diverse rispetto al Green pass, così come risulterà dalla documentazione". Lo ha detto all'agenzia LaPresse l'avvocato Andrea Castaldo, difensore del presidente della Regione Campania, a proposito del rinvio a giudizio, da parte della Corte dei Conti, del governatore campano nell'ambito dell'inchiesta sulle smart card introdotte dalla Regione per attestare l'avvenuta vaccinazione.

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