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Cronaca

Tentato omicidio Valle, Grasso: "Non mi sono reso conto degli spari"

Nella giornata di oggi una nuova udienza del processo a carico di Stefano Grasso, che deve rispondere per il reato di concorso anomalo in tentato omicidio

Nella giornata di oggi ha ripreso il processo a carico di Stefano Grasso, che deve rispondere per il reato di concorso anomalo in tentato omicidio. L’imputato è difeso dagli avvocati Carmine Danna e Gerardo Santamaria.

In aula, in data odierna,  ha avuto luogo l'escussione proprio dell'imputato: “Ero a casa di mia cognata e del suo compagno. Scesi da casa, ero disarmato,  e ho iniziato a discutere con Peluso. Ne è scaturita una violenta colluttazione. Non mi sono reso conto che erano stati esplosi colpi di pistola. Due giorni prima avemmo un'altra discussione, perché un altro (Giovanni Campitelli) era venuto a rubare a casa della mia attuale moglie”. 

La prossima udienza, adesso, è attesa per il 18 ottobre 2022 quando avrà luogo l'escussione di alcuni testi di difesa e la discussione. 

La sparatoria avvenuta nel 2015

Il 19 luglio del 2015, Aristide Malinconico sparò un colpo d’arma da fuoco contro Carmine Peluso, detto O' Topone. All’agguato era presente anche Grasso che, secondo quanto dichiarato dai testimoni oculari in aula durante le udienze passate, avrebbe infierito sul corpo a terra sanguinante di Peluso con pugni e calci, mentre continuava a pronunciare insulti nei confronti della vittima.

Dalle testimonianze raccolte dai presenti emerge anche che quel giorno Giovanni Campitelli, insieme al cognato Carmine Peluso, era andato da Stefano Grasso e Aristide Malinconico per chiarire una vicenda che aveva portato gli uomini a scontrarsi.  I due, infatti, affermavano che Giovanni Campitelli sarebbe stato l’artefice di un furto perpetrato ai danni di un familiare di Stefano Grasso. 

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