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Cronaca

Tentato omicidio, armi e minacce: gli indagati scelgono di non rispondere

Nella mattinata di oggi si sono svolti gli interrogatori delle cinque persone che, il 13 settembre, sono state arrestate per il tentato omicidio del 26enne avellinese Alessio Romagnuolo

Nella mattinata di oggi si sono svolti gli interrogatori delle cinque persone che, il 13 settembre, sono state arrestate per il tentato omicidio del 26enne avellinese Alessio Romagnuolo. Il 35enne Sebastiano Sperduto di Avellino, il 29enne Yuri Perrino di Atripalda, il 31enne di Mercogliano Marco Frasca, Maurizio Di Gaeta 42enne di Mercogliano ed il 37enne atripaldese Cristian Saggese, erano attesi dinanzi al giudice per le indagini preliminari Paolo Cassano, mentre le indagini sono state coordinate dal Pm Vincenzo Toscano. Gli arrestati - Sebastiano Sperduto, Maurizio Di Gaeta e Yuri Perrino sono tutti e tre difesi dall’avvocato Santamaria, Cristian Saggese dall’avvocato Alfonso Chieffo, Marco Frasca dall’avvocato Claudio Mauriello - hanno scelto di non rispondere alle domande del magistrato. 

Si continua a indagare, dunque, per risalire anche all'identità del sesto uomo che, al momento, è ancora avvolta dal mistero. Gli altri indagati, per ora, tengono le bocche cucite. 

Il 13 settembre sono scattate le manette

I Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, il 13 settembre 2022, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino su richiesta di questa Procura, nei confronti di 5 persone, gravemente indiziate - allo stato delle indagini preliminari - di tentato omicidio in concorso, minaccia aggravata nonché detenzione e porto abusivo di armi o strumenti atti all'offesa. Si tratta di Sebastiano Sperduto, Yuri Perrino, Maurizio Di Gaeta, Christian Saggese e Marco Frasca. Quest'ultimi saranno difesi, rispettivamente, dagli avvocati Gerardo Santamaria, Claudio Mauriello e Alfonso Maria Chieffo.  

Esplosi alcuni colpi di pistola cal.7,65 mm

L'attività trae origine da un agguato, occorso il 19 ottobre 2021, in una pubblica via del quartiere "Quattrograna" di Avellino, posto in essere ai danni di un 26enne del luogo, Alessio Romagnuolo. Nella circostanza, gli attentatori, sopraggiunti sul luogo a bordo di un furgone e due autovetture, armati di spranghe di ferro e mazze da baseball, avevano circondato il predetto, verosimilmente per impedirgli la fuga, mentre uno di essi esplodeva al suo indirizzo alcuni colpi di pistola cal.7,65 mm, che solo per mera casualità non attingevano la vittima, la quale riusciva fortunosamente a sfuggire all'agguato e a dare l'allarme al numero d'emergenza "112".

Tentato omicidio, armi e minacce

Le indagini, condotte dalla Stazione di Avellino con il supporto tecnico dei militari del locale Comando Provinciale, hanno consentito d'identificare i presunti aggressori nei cinque destinatari delle misure cautelari, nonché di mettere in relazione l'agguato con alcuni episodi di violenza occorsi alcuni giorni prima presso un locale notturno del Capoluogo. Nel corso delle perquisizioni, inoltre, veniva ritrovata un'arma automatica con caricatore pieno. Altre munizioni e un teaser. I destinatari dell'odierna misura restrittiva avrebbero quindi eseguito la violenta azione nei confronti di Alessio Romagnuolo quale ritorsione, predisponendo l'agguato in corrispondenza dell'abitazione della vittima, ubicata nel suddetto rione avellinese.

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