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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Pago del Vallo di Lauro

Spaccio di droga in circolo ricreativo, padre e figlio con le labbra serrate

Questa mattina, davanti al Gip del Tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Nel pomeriggio di ieri personale della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza ha proceduto alla notifica e alla esecuzione del provvedimento di sospensione della licenza ex art. 100 del testo Unico delle Leggi di P.S. approvato con R.D. n. 773/1931, emesso dal Questore di Avellino nei confronti del titolare di un circolo ricreativo sito in Pago del Vallo di Lauro (AV) per la durata di giorni dieci.

Il predetto provvedimento segue alle attività investigative condotte da personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Avellino e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Lauro di Nola che la scorsa settimana hanno consentito di dare esecuzione all’ordinanza della custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di due soggetti, rispettivamente padre e figlio di anni 57 e 31 gravati da diversi precedenti di polizia per reati specifici, in quanto ritenuti gravemente indiziati del reato di spaccio delle sostanza stupefacenti. Le attività tecniche condotte dalla Squadra Mobile, unitamente al succitato Commissariato di P.S., hanno permesso di accertare che i soggetti avevano organizzato una fiorente attività di spaccio sia all’interno del succitato circolo da essi gestito, oggi sottoposto al provvedimento inibitorio del Questore di Avellino, sia presso la propria abitazione. In particolare nel corso delle indagini delegate veniva sequestrata sostanza stupefacente del tipo cocaina e, a seguito di perquisizioni personali e locali, si procedeva a sequestro di circa 11 gr. di hashish e di un bilancino di precisione utilizzato per il confezionamento della sostanza stupefacente.

Questa mattina, invece, davanti al Gip del Tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I due indagati - il padre e il figlio - sono difesi dagli avvocati Umberto Nappi e Francesco Antonio Maffettone. L’accusa nei loro confronti è quella di detenzione ai fini dello spaccio di cocaina. Gli avvocati hanno presentato la richiesta di attenuazione della misura per il 31enne. In particolare, hanno chiesto l’obbligo di dimora per il giovane che da marzo lavora a Firenze e hanno presentato istanza cautelare per il padre 57enne. Il giudice Rotondi si è riservato e deciderà nei prossimi giorni.

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