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Cronaca

Scomparsa Mimì Manzo, Airoma durissimo: "Questa omertà non fa onore a questa terra"

Il Procuratore Capo al Tribunale di Avellino si è espresso relativamente al caso della scomparsa di Mimì Manzo

Il Procuratore Capo al Tribunale di Avellino Domenico Airoma - a margine dell'intitolazione della Piazza della Frazione Alimata a Montefredane al giudice Rosario Livatino - si è espresso relativamente al caso della scomparsa di Mimì Manzo: “Invito tutti a collaborare. Trovo francamente disarmante l’atteggiamento omertoso riscontrato fino a questo momento. Un comportamento di questo tipo non fa onore a questa terra”. 

Sempre nella giornata di oggi, il caso Mimì Manzo si è arricchito di una nuova testimonianza, l’ennesima: presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, è stata ascoltata la ragazza che, per ultima, era stata invitata alla festa di compleanno di Romina e che, sempre per ultima, avrebbe avuto un dialogo con Domenico, prima che questi si dileguasse, facendo perdere le sue tracce.

Una veloce chiacchierata, poi la scomparsa nel nulla 

Una veloce chiacchierata con Mimì, all'esterno dell'abitazione, poi la scomparsa nel nulla del muratore mai più ritrovato. La 19enne, chiamata a testimoniare in qualità di persona informata dei fatti, aveva già riferito, in passato, di aver visto Manzo, quella sera dell'8 gennaio 2021, visibilmente nervoso a causa del frambusto causato dalla festa di sua figlia Romina: motivo che, presumibilmente, lo ha portato ad allontanarsi dalla stessa casa alla quale non ha più fatto ritorno.

Russo vuole chiarire la sua posizione

Nel frattempo Alfonso Russo, il ragazzo di 27 anni finito nel registro degli indagati per falso e favoreggiamento, si dichiara pronto a chiarire la sua posizione su alcune circostanze. In particolare, sul prestito di 1.000 euro chiesto a Romina Manzo, il giovane sarebbe pronto a smentire categoricamente che il motivo sia riconducibile alla droga da acquistare.

La scomparsa nel gennaio 2021

Domenico Manzo  69enne di Prata Principato Ultra, è stato avvistato l'ultima volta verso le ore 22.00 dell'8 gennaio 2021 dalle telecamere di un ristorante di Prata, mentre si incamminava verso la vecchia stazione ferroviaria in disuso nel comune irpino, poco distante dalla sua abitazione dove quella sera si stava svolgendo la festa di compleanno della figlia 21enne alla presenza di alcuni amici. Secondo le prime testimonianze, il 69enne uscì di casa per fumarsi una sigaretta, poi di lui non si seppe più nulla. I filmati che analizzano i carabinieri del nucleo investigativo di Avellino seguono una traiettoria ben precisa, in un arco di tempo che va dalle 21,14 alle 23.14. Nel raggio di pochi chilometri, poi, ha fatto perdere per sempre le proprie tracce. 

La ricostruzione della scomparsa di Mimì Manzo

Piazza Freda, via Cupali, via Nocelleto, via dell’annunziata e via Marconi (strada della stazione); le indagini degli investigatori hanno acceso i riflettori su queste zone. Da qui transitano una Golf Plus di colore grigio, che va avanti e indietro, con a bordo due giovani, un’Alfa Giulietta bianca con a bordo un uomo e una donna, la T Rock grigia con a bordo una donna. Poi si vede un’altra Golf arrivare nella zona della basilica, e si ferma davanti la traversa Fontana del Prete. Dalla macchina scendono a piedi due ragazzi e una ragazza e si dirigono verso la traversa. Poco dopo gli stessi entrano nell’auto e vanno via: sono le 23.14. Dopo sei minuti la chiamata al 112 della denuncia di scomparsa del padre.

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