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Cronaca

Scandalo gare d'appalto al Comune di Avellino: i difensori preparano il ricorso per i sequestri

Le difese degli indagati, rappresentate dagli avvocati Marco Campora e Marino Capone, si preparano a contestare il decreto di convalida del Pm Toscano

Attualmente sono in corso quattro linee di indagine coinvolgendo nove soggetti iscritti nel registro degli indagati. Queste investigazioni riguardano l'affidamento delle proroghe al Piano di Zona di Avellino, il Summer Festival, gli appalti pubblici e il concorso per il reclutamento dei vigili urbani. Tra gli indagati figurano dirigenti comunali, un consigliere e titolari di alcune società coinvolte. Considerando gli sviluppi delle indagini in corso, è possibile che il numero degli indagati aumenti.

Particolarmente rilevante è l'inchiesta sugli appalti pubblici, che è entrata nella sua seconda fase dopo perquisizioni e sequestri, concentrando l'attenzione su Palazzo di Città. Questa indagine, avviata nel maggio 2023 e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino sotto la guida del Procuratore Domenico Airoma e del Pm Vincenzo Toscano, potrebbe registrare nuovi sviluppi questa settimana, sia dal punto di vista investigativo che difensivo, con il deposito di riesami contro i sequestri.

Il primo passaggio cruciale sarà la convalida dei sequestri

Il primo passaggio cruciale sarà la convalida delle operazioni di sequestro avvenute venerdì, quando i militari hanno perquisito l’ufficio della dirigente del Comune di Avellino, Filomena Smiraglia, e gli studi e le abitazioni del consigliere comunale Diego Guerriero e di suo fratello Fabio, architetto. Gli esiti delle operazioni, effettuate in base a un decreto del Pm Toscano che autorizzava la ricerca di ogni elemento utile per le indagini, saranno ora vagliati dallo stesso Pm.

Successivamente, le difese dei tre indagati, rappresentate dagli avvocati Marco Campora e Marino Capone, potranno contestare il decreto di convalida del Pm Toscano. Questa fase potrebbe portare all'approfondimento, almeno, di una parte delle prove raccolte durante l'indagine che ha portato la Procura a ipotizzare reati gravi quali associazione a delinquere, turbata libertà di scelta del contraente, corruzione e rivelazione del segreto d’ufficio.

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