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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

La battaglia contro l'invasione dell'alcool nei bicchieri dei minori: una triste consuetudine

È deplorevole constatare che questa pratica non è un fenomeno isolato, ma sembra essere tristemente diffusa in Irpinia

Ad Avellino, è tornato prepotentemente in auge il problema dei bar che vendono bevande alcoliche ai minori. Gli agenti della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura, infatti, hanno scoperchiato un'inquietante realtà nel cuore della città, sospettando pratiche illegali che mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei giovani avellinesi. L'Ice Art Cocktail Bar, situato in Via L. de Conciliis, ad Avellino, è finito sotto i riflettori dell'autorità competente dopo che controlli accurati hanno rivelato la vendita indiscriminata di bevande alcoliche ai minori di 18 anni. Questo flagrante atto di trasgressione non solo infrange le leggi locali ma mina anche la salute delle giovani generazioni. Secondo l'art. 100 del T.U. del R.D. 773 del 1931, il Questore ha il potere di sospendere la licenza di un locale che rappresenti un pericolo per l'ordine pubblico, la moralità e il benessere dei cittadini. E in effetti, somministrare alcolici a minori rappresenta una palese violazione non solo della legge, ma anche dei principi etici fondamentali che dovrebbero guidare l'attività commerciale.

Purtroppo, non è una pratica isolata 

È deplorevole constatare che questa pratica non è un fenomeno isolato, ma sembra essere tristemente diffusa in Irpinia. Ciò solleva interrogativi cruciali sulle misure di controllo e prevenzione adottate dalle autorità competenti per combattere un tale fenomeno dilagante che mina la salute e il futuro dei giovani. In Italia, il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 18 anni è stato stabilito esplicitamente dal Decreto Legge n. 14 del 20 febbraio 2017. Questo passaggio legislativo, se da un lato ha rappresentato un passo importante nella tutela dei giovani, dall'altro ha evidenziato una triste realtà: la pervasività di pratiche illegali. Prima dell'entrata in vigore di tale decreto, la legge si limitava a vietare la vendita di alcolici ai minori e puniva solo la somministrazione a chi non aveva ancora compiuto 16 anni. Tuttavia, con il passare degli anni, è diventato sempre più chiaro che occorreva adottare misure più drastiche per proteggere i nostri giovani dall'accesso incontrollato all'alcol.

Occorre incrementare ulteriormente i controlli

Le conseguenze di tali azioni illegali non possono essere sottovalutate. Chi vende alcolici ai minori si espone a sanzioni severe, che vanno dalle multe pecuniarie alla chiusura dell'attività per mesi. Eppure, nonostante la gravità delle conseguenze legali, sembra che alcuni baristi continuino a disinteressarsi, soltanto per ottenere un profitto a breve termine. Ma non sono solo i baristi ad essere responsabili di queste azioni illegali. Anche i supermercati sono chiamati in causa. Vendere alcolici ai minori è un atto altrettanto criminale, e i gestori di questi esercizi commerciali devono assumersi la responsabilità di verificare l'età degli acquirenti e di rispettare la legge. È necessario implementare misure più rigorose di controllo e applicare sanzioni più severe per dissuadere chiunque pensi di infrangere la legge a spese della vita e della salute dei giovani. Solo attraverso un impegno congiunto delle autorità, della comunità e degli esercenti commerciali possiamo sperare di porre fine a questa pratica illegale e proteggere il futuro delle nuove generazioni.

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