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Cronaca

Riciclaggio denaro dei clan Casalesi e D'Alessandro: a processo due irpini

Due bancari di Avellino, Antonio Vietri e Sabino Gioia, sono accusati di favoreggiamento nell'inchiesta sul riciclaggio del denaro della camorra

Il Processo si terrà il 25 novembre a Napoli e non a Cagliari. Gli imputati, due bancari di Avellino Antonio Vietri e Sabino Gioia, sono accusati di favoreggiamento nell'inchiesta sarda sul presunto riciclaggio di denaro dei clan camorristici dei Casalesi e D'Alessandro.

L’avvocato difensore, Luigi Petrillo, ha reso noto che il Gup del tribunale cagliaritano, Cristina Ornano, ha disposto il rinvio degli atti alla Procura di Napoli nord per competenza territoriale. Compariranno anche l'europarlamentare Salvatore Cicu (Fi), l'ex sindaco di Sestu Luciano Taccori e l'ex capogruppo forzista nello stesso Comune, Paolo Cau.

Ecco gli altri imputati che dovranno presentarsi davanti ai giudici sardi:

Il consigliere regionale della Campania Luciano Passariello, 55 anni di Napoli; Alessandra Coronella, 42, di Aversa; Antonino Di Martino, 51 di Piano di Sorrento; Luisa Di Martino, 43, di Vico Equense; Nicola Fontana, 56, di Casapesenna, in provincia di Caserta; Rosa Fontana, 82, di Casapesenna; Rosa Garofalo, 53, di Casapesenna; Angelo Miccio, 51, di Piano di Sorrento, nella città metropolitana di Napoli; Bartolomeo Piccolo, 58, di Casapesenna; Gilda Piccolo, 53, di Casapesenna; Salvatore Venturino, 50, di Napoli. 

L'inchiesta nasce dalla vendita di un terreno a Villasimius da parte della Turicost - nella quale Cicu e Taccori sarebbero stati soci occulti - ad una cordata di imprenditori partenopei che avrebbero creato il villaggio turistico S'Incantu.

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