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Cronaca

Stoccaggio rifiuti, si studiano le soluzioni tra le proteste dei comitati civici

Il presidente della Provincia di Avellino, Domenico Gambacorta, prima del vertice voluto dal Prefetto di Avellino

Il presidente della Provincia di Avellino, Domenico Gambacorta, prima del vertice voluto dal Prefetto di Avellino, si esprime sull'emergenza rifiuti: "Si sta perdendo anche l'abitudine alla differenziata. Per sopperire all'emergenza la nostra prima ipotesi resta lo Stir di Teora, ma valutiamo anche l'ampliamento dell'isola ecologica di Parolise per una soluzione temporanea". In piazza un comitato civico di Parolise grida forte il suo 'No' all'ampliamento della piccola isola ecologica. Parla l'avvocato Barbara Visilli: "L'isola si trova vicino a un vigneto, a un panificio e alle abitazioni. Sarebbe un ulteriore mortificazione del nostro territorio. Siamo pronti a impugnare l'ordinanza e portare tutti davanti a un giudice". 

Al tavolo istituzionale erano presenti il presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, quello dell’Ato rifiuti, Valentino Tropeano, i sindaci, il prefetto Carlo Sessa, l’amministratore unico di IrpiniAmbiente, Nicola Boccalone, ed i tecnici di Asl, Arpac e Regione Campania. L'ipotesi più plausibile è utilizzare lo Stir di Pianodardine, con una nuova ordinanza della Provincia, ma con i paletti fissati dal Comune di Avellino. Delle120 tonnellate di umido al giorno prodotte in Irpinia, circa 80 dovrebbero essere gestite a Flumeri, come avviene già oggi, mentre le altre 40, che riguardano proprio Avellino ed il suo hinterland, potrebbero tornare allo Stir di Pianodardine. L’area di Parolise in capo alla società provinciale dei rifiuti resta l'ultima ipotesi.

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