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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Operazione della Digos contro gli aggressori dei tifosi del Napoli: 9 soggetti identificati

L'inchiesta è stata affidata alla Procura di Avellino, che ha esaminato attentamente una serie di video diffusi sul web e anche riportati dagli organi di stampa: le accuse sono pubblica intimidazione, violenza privata, rapina e danneggiamento

La Procura della Repubblica di Avellino ha reso noto che, nella mattinata odierna, il personale della D.i.g.o.s. della Questura di Avellino ha condotto una serie di perquisizioni domiciliari, veicolari e personali nei confronti di nove individui appartenenti alla tifoseria organizzata dell'US Avellino Calcio. Queste azioni investigative sono state eseguite nell'ambito di un'indagine delegata e coordinata dall'Ufficio della Procura, che ha identificato i soggetti coinvolti come gravemente indiziati dei reati di pubblica intimidazione, violenza privata, rapina e danneggiamento, tutti commessi in concorso tra loro.

I fatti risalgono alla serata del 4 maggio scorso, quando un gruppo di sostenitori del calcio Napoli stava festeggiando la vittoria della "Società Calcio Napoli" nel campionato di calcio di Serie A. Durante il loro percorso lungo le vie del centro città di Avellino, i tifosi del Napoli sono stati oggetto di un'aggressione fisica e di pesanti intimidazioni da parte di un gruppo di individui appartenenti alla tifoseria organizzata dell'"US Avellino". Circa una ventina di persone, tutte con il volto coperto, hanno bloccato le auto e i ciclomotori dei tifosi partenopei, strappando con violenza le bandiere e i vessilli della squadra e danneggiando le vetture con le aste delle bandiere e calci.

Grazie alle immediate attività investigative svolte dalla D.i.g.o.s., è stato possibile acquisire quasi immediatamente una serie di video girati da cittadini privati e pubblicati online, nonché immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza pubblica e privata presenti nell'area in questione. Queste prove documentavano chiaramente le diverse fasi dell'aggressione. Attraverso l'analisi delle immagini, l'ascolto delle vittime e di altre persone informate sui fatti, gli investigatori sono riusciti a identificare completamente nove individui, tutti facenti parte della tifoseria organizzata della Curva Sud dell'"US Avellino Calcio". Gli indagati sono difesi dagli avvocati Fabio Tulimiero, Gerardo Santamaria e Nicola D’Archi. È importante sottolineare che alcuni di loro erano già stati deferiti all'Autorità Giudiziaria e sottoposti al Daspo ex art. 6 Legge 401/1989 per simili comportamenti illeciti commessi in passato.

Queste perquisizioni rappresentano un ulteriore passo avanti nell'inchiesta per fare piena luce sugli eventi del 4 maggio e per portare alla giustizia coloro che hanno commesso reati durante i festeggiamenti del campionato. La Procura della Repubblica di Avellino e la D.i.g.o.s. continueranno a lavorare con determinazione per assicurare che tali atti di violenza e intimidazione non rimangano impuniti.

Si sottolinea che, in una società democratica e civile, il tifo sportivo dovrebbe essere espressione di passione e divertimento, non un pretesto per commettere atti criminali. Le forze dell'ordine e l'autorità giudiziaria sono impegnate nel garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dei diritti di tutti, in modo che lo sport possa essere vissuto in un clima di rispetto reciproco e fair play. L'indagine è ancora in corso e saranno prese tutte le misure necessarie per accertare pienamente le responsabilità dei soggetti coinvolti.

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