rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Operazione antifrode alimentare dei Nas, sequestrato laboratorio ad Avellino

Indagini sulle aziende ittiche di Bisceglie e società di consulenza: reati di associazione per delinquere, adulterazione e frode alimentare

Nelle prime ore di questa mattina, i militari del NAS di Bari, insieme ai NAS di Napoli, Taranto, Caserta, Salerno, Campobasso, Cosenza, Potenza e Lecce, con il supporto dei competenti Comandi Provinciali dei Carabinieri, hanno eseguito 18 misure cautelari. Tra queste, 11 ordinanze di custodia cautelare, di cui 5 in carcere e 6 agli arresti domiciliari, e 5 ordinanze di divieto di dimora e 2 di obbligo di dimora. Le misure sono state emesse dal GIP del Tribunale di Trani (BAT) nei confronti di imprenditori e dipendenti di aziende ittiche di Bisceglie (BAT), di una società di consulenza sulla sicurezza alimentare e di un laboratorio privato di Avellino. Gli indagati sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata, tra l'altro, all'adulterazione di sostanze alimentari, frode nell'esercizio del commercio e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, sono state avviate nel giugno del 2021 a seguito di un'intossicazione alimentare che ha colpito decine di persone in varie province del territorio nazionale. Dopo il consumo di tonno a pinna gialla (Thunnus Albacares), diverse persone sono state ricoverate in ospedale, tra cui un'intera famiglia di Pezze di Greco di Fasano, in provincia di Brindisi. Le indagini hanno dimostrato che il tonno, prima di essere immesso in commercio, veniva decongelato e adulterato con sostanze non consentite, come nitriti e nitrati, al fine di migliorarne l'aspetto e il colore, ma rendendolo pericoloso per la salute dei consumatori.

Le investigazioni, supportate anche da intercettazioni telefoniche, hanno permesso di accertare che gli indagati hanno messo in commercio grandi quantità di salmone congelato, venduto come fresco, e di preparazioni a base di pesce, utilizzando prodotti ittici scaduti. In un caso, è stata venduta una partita di tonno in stato di alterazione e contaminata con alti livelli di istamina, una sostanza che, se ingerita in grandi quantità, può causare gravi reazioni simili a un'allergia alimentare.

Gli indagati hanno sistematicamente nascosto i risultati sfavorevoli delle analisi condotte sui prodotti ittici e falsificato i certificati redatti da altri laboratori accreditati, al fine di evitare la rilevazione di nitriti e nitrati e di abbassare i valori di ascorbati. Hanno ingannato anche il Servizio Veterinario della ASL BT, facendo revocare un'azione esecutiva di verifica imposta alla società nel dicembre 2021, a seguito di una procedura di allerta comunitaria attivata dalla Slovenia per la presenza di elevati valori di tali sostanze in alcuni campioni di tonno. Inoltre, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di una somma di circa 5.200.000 euro, provento delle attività fraudolente, e delle due aziende ittiche coinvolte, nonché dei relativi beni aziendali, per i quali è stato nominato un amministratore giudiziario.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operazione antifrode alimentare dei Nas, sequestrato laboratorio ad Avellino

AvellinoToday è in caricamento