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Cronaca

Fantasie No-vax e libertà di pensiero: l'ondata di "post-verità" è stata la più feroce di tutte

Finiamola con questi bizzarri accostamenti tra libero pensiero e libere falsità, ristabilendo finalmente un corretto utilizzo delle parole

Dalle prime ore del mattino la Polizia sta eseguendo 9 perquisizioni nei confronti di altrettanti soggetti “no vax” sparsi su tutto il territorio nazionale. Quest’ultimi sono accusati di “stalking” in concorso ai danni del noto infettivologo genovese Matteo Bassetti. L’indagine, partita dopo le querele presentate dal medico e diretta dalla Procura di Genova, è stata condotta dalla DIGOS del capoluogo ligure, ed ha permesso di identificare complessivamente 36 persone, responsabili a vario titolo dei reati di istigazione a delinquere, atti persecutori, minaccia aggravata, diffamazione e molestie. Le perquisizioni in corso vedono coinvolte, oltre alla DIGOS di Genova, anche gli uffici omologhi di Avellino, Lecce, Milano, Modena, Napoli, Parma e Trento, con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e la collaborazione dei Compartimenti di Polizia Postale territorialmente competenti.

L’approccio del governo al movimento no-vax è sbagliato

Partiamo dal concetto base che l’approccio del governo nei confronti di quelli che chiamiamo (o che si fanno chiamare orgogliosamente) “no vax” è sostanzialmente sbagliato. Quest’ultimi non sono ascrivibili alla categoria trasversale della “gente da convincere”, come vorrebbe il governo al fine di limitare gli effetti della quarta ondata pandemica. Stiamo parlando, infatti, di soggetti sostanzialmente irriducibili che fondano le loro certezze su una esposizione dei fatti caratterizzata da toni aggressivamente aspri, saccenteria e presunzione antiscientifica. Una convinzione che, solida come una roccia, poggia le sue ragioni sul niente.

I no vax sono convinti dell’esistenza di una dittatura che è parte di un complotto mondiale dove si intersecano il 5G, le scie chimiche, il “deep state” alla QAnon, il “grande reset” della popolazione mondiale e così via. Tutte verità assolute che, proprio perché denigrate dal sistema, assumono ancora più ragione d’essere e di proporsi in quanto tali. Purtroppo, mai come in questo caso, queste “verità” non vengono denigrate soltanto dal sistema, ma da tutti coloro che godono di un minimo di raziocinio.

L’assurdo come nuova fede

È incredibilmente complesso dover smontare le fake news dei complottisti radicali. Questo perché stiamo parlando dell’assurdo che assume contorni di fede e che muta continuamente forma in base alle necessità. Una forma “cangiante” che abbraccia la sfera culturale, socio-politica e infine economica. Tutte le teorie dell’uomo possono essere dibattute grazie alla conoscenza. La preparazione culturale è la linfa vitale del confronto e può generare il dubbio in qualsiasi cosa. Ma come si fa a discutere su argomentazioni che non si fondano su analisi e studi, ma solo sul sentito dire? Come si può far comprendere che Google è soltanto un motore di ricerca, non un archivio di medicina? Come si fa a spiegare a un uomo che, fare una ricerca su Facebook, non lo rende automaticamente un esperto della materia?

Siamo in dittatura ma tutti hanno il diritto di dire le più assurde sciocchezze…

Spesso abbiamo sentito dire che, ormai, il nostro paese è in piena dittatura. Curioso: siamo in dittatura ma tutti hanno il diritto di dire le più assurde sciocchezze. Ognuno protegge con le unghie e con i denti quel diritto di libertà, quel diritto singolare e collettivo di enunciazione nel nome dell’intangibilità di un arbitrio che appare sempre meno libero e sempre più condizionato.

Smettiamola di credere alle favole: i no vax non sono soltanto pericolosi per sé stessi e per gli altri (in quanto veicolo della quarta ondata di Covid che si sta già verificando), ma sono il più devastante e concreto esempio di cosa sia la post-verità.

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