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Cronaca

Morte Danilo D'Argenio, la petizione: “Defibrillatori obbligatori nelle strutture”

Familiari e amici di Danilo non riescono a darsi pace per una morte che ha dell'assurdo e, adesso, lanciano una una petizione rivolta al Ministro Speranza, al Presidente Fontana e al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca

Non si placa il dolore per la morte di di Danilo D'Argenio, il ragazzo avellinese di 22 anni tragicamente scomparso lo scorso 2 luglio, a Capaccio Paestum (Salerno), durante i festeggiamenti di un matrimonio.

A stroncare lo sfortunatissimo giovane di Valle, sembrerebbe essere stato un infarto fulminante per il quale, tuttavia, gli inquirenti stanno cercando di indagare fino in fondo. Il pm, in data odierna, era assistito dai suoi consulenti, il cardiologo dott. Fabio Franculli e il medico legale dott.ssa Marina D'Aniello.

Si dovrà attendere, tuttavia, un tempo di circa 60 giorni per conoscere i risultati dell'autopsia effettuata l'8 luglio scorso, corredati da esami istologici, genetici e tossicologici necessari a far emergere eventuali elementi correlati alla causa del decesso.

Firmiamo tutti la petizione "Un Defibrillatore per la vita"

Familiari e amici di Danilo non riescono a darsi pace per una morte che ha dell'assurdo e, adesso, lanciano una una petizione rivolta al Ministro Speranza, al Presidente Fontana e al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, per far sì che diventi obbligatorio in Italia la presenza dei defibrillatori all’interno di strutture ricettive, ricreative e dell’intrattenimento. E' inaccettabile che in Italia, non sia obbligatoria l'installazione di dispositivi DAE all'interno di strutture ricettive, ricreative e dell'intrattenimento. Quante vite sarebbero potute essere salvate grazie alla presenza di questo dispositivo, ormai INDISPENSABILE?! 

E' ora di EVOLVERCI! Tanti, troppi paesi installano i defibrillatori addirittura per le strade delle lore città. Ed in Italia? Solo la Lombardia sembra essere una regione virtuosa con una media di 1 DAE per 740 abitanti. Numeri imbarazzanti se confrontati ad esempio con quelli dei nostri vicini svizzeri che ne hanno più del quadruplo su tutto il territorio nazionale. 

Era il 2019 quando il sen. Mulè promuoveva al senato il primo disegno di legge per la diffusione dei DAE ovunque. Oggi, siamo nel 2021, e si continua a morire di arresto cardiaco...senza DEFIBRILLATORE.

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