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Cronaca

Basta ridere dei No-Vax! Occorre il dialogo per far capire a tutti l’importanza del vaccino

Resta ''elevata'' l'efficacia dei vaccini nel prevenire l'ospedalizzazione (91%), il ricovero in terapia intensiva (95%) o il decesso (91%), anche con la variante Delta prevalente

Il paese si prepara a una nuova giornata di proteste per i No Green pass. In tutta Italia i manifestanti contrari al certificato verde hanno intenzione di sfidare le autorità sul percorso e sulle regole da rispettare.

La “minoranza rumorosa” degli anti-greenpass continuerà a urlare i propri slogan sulla “dittatura sanitaria”, bloccando le strade del Belpaese. Sebbene il dissenso sia un diritto sacrosanto in uno stato democratico - e manifestare rimane lecitissimo - assembrarsi in suolo pubblico richiede permessi e accordi, in queste occasioni perennemente disattesi.

L’elevata efficacia dei vaccini resta un dato indiscutibile

Resta ''elevata'' l'efficacia dei vaccini nel prevenire l'ospedalizzazione (91%), il ricovero in terapia intensiva (95%) o il decesso (91%), anche con la variante Delta prevalente. La conferma arriva dai numeri contenuti nel Report integrale del monitoraggio settimanale dell'andamento dell'epidemia da Covid-19 dell'Istituto superiore di Sanità (Iss).

In calo invece ''l'efficacia vaccinale nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 nelle persone completamente vaccinate, diminuita dall'89% registrato durante la fase epidemica con variante Alfa prevalente, al "75% durante la fase epidemica con variante Delta prevalente".

Il periodo con circolazione prevalente della variante Delta (B.1.617.2) preso in esame nel report va dal 5 luglio al 31 ottobre per le diagnosi, 24 ottobre per ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva, e il 10 ottobre per i decessi. "L'efficacia stimata - precisa l'Iss - misura la riduzione proporzionale del rischio di osservare un certo evento tra le persone vaccinate con ciclo completo, ovvero la riduzione percentuale del rischio di osservare un certo evento tra le persone vaccinate con ciclo completo rispetto alle persone non vaccinate".

I risultati indicano che nella fase epidemica Alfa, nel gruppo dei vaccinati con ciclo completo il rischio di contrarre l'infezione si riduceva circa dell'89% rispetto a quello tra i non vaccinati, mentre nel periodo Delta si osserva una riduzione del rischio per i vaccinati nel periodo delta pari a circa il 75% rispetto ai non vaccinati. Pur restando molto alti i dati di protezione, si registra una lieve diminuzione dell'efficacia vaccinale nella fase epidemica Delta anche nei confronti di ricoveri (91% fase Delta contro 95% fase Alfa), terapie intensive (95% contro il 97% in fase Alfa) e decessi (91% contro 96% in fase Alfa).

De Luca attacca i no-pass triestini: “Città stupenda violentata da bande di imbecilli”

Vincenzo de Luca, nel corso della sua diretta Facebook del venerdì, ha dichiarato: “A Trieste cominciamo a chiudere qualche attività. Trieste è una città bellissima, cara a tutti gli italiani ma violentata da una massa di imbecilli”. Così il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca durante una diretta social. “Grazie agli irresponsabili la provincia di Trieste ha 800 contagiati, uno dei numeri più alti d’Italia, è una vergogna. – continua il governatore – Alcune trasmissioni televisive che vedevo qualche settimana fa, facevano le interviste uno a uno, cioè dando la parola a ‘quello che rappresenta l’altra parte di Trieste’, quelli che erano lì, però, non rappresentavano la città. Alcune trasmissioni avevano bisogno di mettere sullo stesso piano il 99% dei cittadini di Trieste con qualche squinternato che andava a divertirsi”. “Siamo arrivati a Trieste a sentire qualcuno che protestava perché le forze dell’ordine hanno usato gli idranti. La prossima volta gli daremo in dotazione i petali di rosa, coriandoli o rami e candele profumate. Obbligheremo le forze dell’ordine a farsi sballottare quando saranno nei cellulari, nei mezzi con i quali cercano di contrastare chi vìola la legge” conclude.

Basta ridere dei No-Vax! Occorre il dialogo per far capire a tutti l’importanza del vaccino

Dai molteplici video delle manifestazioni si vede chiaramente che i presenti non utilizzavano mascherine, non rispettavano il distanziamento, stavano gomito a gomito con molte persone mentre si parlava animatamente, si urlava e si cantava. Ripetiamolo: manifestare dissenso è assolutamente lecito ma, esercitare questo diritto, non può diventare sistematicamente un danno per coloro che, da questa situazione, vogliono VERAMENTE uscirne. Queste manifestazioni non possono diventare un danno per coloro che hanno fatto responsabilmente la loro parte per uscirne. Finiamola con le manifestazioni che hanno portato a questo disastro. Non è più tollerabile. Come non è più tollerabile che i manifestanti siano una minoranza – d’accordo – ma una minoranza RUMOROSA. La maggioranza dove sta? Dove sono tutte quelle persone che, invece, hanno scelto di vaccinarsi?

Ridere sui social dei tanti leoni da tastiera che vaneggiano di microchip nei vaccini, di ossido di grafene e controllo della mente operato da Bill Gates non aiuta di certo a uscire dalla pandemia. Occorre far sentire la propria voce. Occorre far capire che la scarsa adesione alle suddette manifestazioni (anche ad Avellino) non è dovuta certamente a un atteggiamento “radical chic” delle persone. La scarsa adesione delle persone è dovuta soprattutto ALLA CONTRARIETA’ delle persone a questo tipo di pensiero.

Ovviamente, è normale che nelle grandi metropoli sia possibile assistere a manifestazioni che contano migliaia di presenti (che ci vuole, su popolazioni che contano MILIONI di abitanti).

Basta prendere in giro, schernire, snobbare i no-vax e no-green pass. Non è neanche rispettoso nei confronti delle persone, se vogliamo. In un paese democratico si risponde al pensiero altrui esponendo il proprio. Come nel corso di una votazione: la più alta forma di democrazia diretta creata dall’uomo.

Facciamo capire a queste persone che la maggioranza ha scelto la strada del vaccino contro il Covid facendo sentire la nostra voce.

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